Altra botta per la sinistra: la Consulta dà il disco verde all'abolizione del reato di abuso d'ufficio come voluto dalla riforma varata dal Guardasigilli Carlo Nordio. Di fatto a questo punto si sciolgono come gelati all'equatore gli attacchi della sinistra al governo e al centrodestra.
Basta leggere la pronuncia della Consulta che definisce non incostutuzionale l'abolizione del reato per capire quanto siano state infondate le critiche progressiste: "La Corte ha ritenuto ammissibili le sole questioni sollevate in riferimento agli obblighi derivanti dalla Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione (la cosiddetta Convenzione di Merida). Nel merito, la Corte ha dichiarato infondate tali questioni, ritenendo che dalla Convenzione non sia ricavabile né l’obbligo di prevedere il reato di abuso d’ufficio, né il divieto di abrogarlo ove già presente nell’ordinamento nazionale. La motivazione della sentenza sarà pubblicata nelle prossime settimane", fa sapere la Consulta con un comunicato.
Insomma cade un'altra delle battaglie del fronte sinistro sempre più in cerca di consensi. L'ultimo baluardo rimasto è quello dei referendum dell'8 e 9 giugno. E anche lì, all'orizzonte, si prospetta una sonora sconfitta. L'astensione potrebbe far saltare il quorum e quindi rendere inutile la nuova battaglia ideologica del campo progressita che in queste ore si dà un gran da fare...