A Roma c’è un sindaco d’oro. Con una botola speciale da dove preleva soldi per le comunità da soddisfare. Pensavamo che si fosse fermato, nella sua immensa generosità, col finanziamento delle eurospese di piazza del Popolo. Macché, Roberto Gualtieri tratta come sui nipoti prediletti qualche migliaio di dipendenti comunali - 6.000 anche se sono molti di più - ai quali elargisce soldi in quantità industriale. E così ci saranno buste paga più pesanti per quasi seimila lavoratori del Campidoglio. Quando l’Istat scodellerà le cifre dei redditi più alti la sinistra potrà dire che è tutto merito di Gualtieri... sono capaci di tutto.
È accaduto che l’Amministrazione capitolina e i sindacati hanno firmato l’intesa sulle progressioni orizzontali per il 2025, per un valore complessivo di ben 6 milioni di euro. In sostanza, si tratta di quel meccanismo che permette ai dipendenti pubblici di vedersi aumentata la retribuzione, senza cambiare ruolo o mansioni. L’intesa riguarderà 5.750 dipendenti di Roma Capitale, così divisi: 1.300 appartengono all’area Funzionari o Elevata Qualificazione, la fetta più consistente è rappresentata dai 4.200 istruttori e gli altri 250 sono invece Operatori esperti. In concreto, gli aumenti in arrivo vanno dai 1.600 euro lordi all’anno per i Funzionari ai 1.100 euro (sempre lordi annui) per insegnanti, educatori e agenti di polizia locale addetti al coordinamento, fino ai 750 euro per istruttori amministrativi o vigili urbani “semplici”.
Entro la fine di giugno saranno pubblicati i bandi per l’assalto alle casse comunali. E dall’assessorato al Personale già si fa sapere che i criteri a cui si guarderà saranno l’anzianità di servizio, il punteggio nella valutazione della performance individuale e infine titoli di studio e professionali. In più, il beneficio economico riconosciuto sarà retroattivo al primo gennaio del 2025. Ovviamente arriva il commento entusiasta dell’assessore al ramo, Giulio Bufarini: «Le nuove 5.750 progressioni economiche Orizzontali, frutto dell’intesa raggiunta con i sindacati, sono un riconoscimento concreto per l’impegno dei tantissimi dipendenti che ogni giorno lavorano con dedizione». Evidentemente non tutti lo meritano, allora. In due anni si arriva a 12.000, ancora lontani dalla meta.
Applausi - ovvii - dai sindacati. Per tutti parla la Uil con Mirko Anconetani: «Accogliamo con favore l’accordo sulle progressioni economiche 2025, frutto dell’impegno sindacale per il riconoscimento del merito e dell’esperienza». Ma aggiunge, sospettoso: ora bisogna recepire «le novità del Decreto Pa: servono risorse aggiuntive per Roma Capitale». Traduzione: aumentare il salario accessorio dei propri dipendenti del 48% rispetto al totale degli stipendi netti (senza considerare quindi i salari accessori) pagati nel 2023. Questo grazie all’eliminazione di vari tetti di spesa imposti per legge. Un modo per avvicinare gli stipendi dei comunali a quelli degli statali, che rischia però di restare sulla carta: secondo le stime del Campidoglio, infatti servirebbero 75 milioni di euro e lo stesso assessore Bugarini ha fatto capire che non sarà facile trovare questi fondi. Oltre che festeggiare, il Campidoglio deve anche lavorare... In attesa che Gualtieri apra la botola giusta; la sensazione è che non si parli affatto di merito e che quindi alla fine saranno soldi per tutti, nell’ambito delle varie fasce interessate. Hanno tutti lavorato come si deve? Non tutti i cittadini - che pagano - ne sono così sicuri.