Interessi nazionali e anche un pezzo di cuore. La visita della premier Giorgia Meloni in Uzbekistan porta risultati improntati a concretezza, assieme ad un bel gesto della Stato asiatico: una delle strade principali di Samarcanda si chiamerà “Via Roma”. La decisione, voluta dal presidente uzbeko Shavkat Mirziyoyev, rappresenta un gesto simbolico di omaggio alla visita ufficiale della nostra presidente del Consiglio nel Paese centroasiatico in questi giorni. L’annuncio è stato dato in occasione dell’incontro bilaterale presso il Centro Congressi della città, dove è stata svelata la targa commemorativa della futura strada da intitolare alla Capitale d’Italia. E una vigorosa stretta di mano ha suggellato l’intesa tra i leader dei due paesi. Per i più questo è magari solo un particolare, che però deve essere apprezzato come riconoscimento assolutamente significativo ed emblematico. Perché tutto compresa la firma degli accordi per 3 miliardi - è stato caratterizzato da un clima amichevole tra le massime autorità politiche di Italia e Uzbekistan.
La dichiarazione congiunta firmata dai due leader prevede, tra l’altro, un dialogo strategico e una commissione economica mista. Entrambi hanno parlato di giornata «storica» per i rapporti tra i due Paesi. La premier Meloni ha ribadito la disponibilità delle aziende italiane a continuare a investire in Uzbekistan. Sul tema degli investimenti reciproci è inoltre previsto un accordo per la migrazione e la formazione, sulla cultura, l’agricoltura, l’energia e sulle materie prime critiche. In totale sono 14 le intese bilaterali scambiate dai due Paesi, su temi che spaziano dalle migrazioni alle materie prime, al nucleare. Gli accordi riguardano un accordo intergovernativo sulla promozione e protezione degli investimenti, scambiato con il Ministero Investimenti, dell’Industria e del Commercio dell’Uzbekistan; una dichiarazione intergovernativa sulla cooperazione nel settore delle materie prime, scambiata con il Ministero dell’Industria Mineraria e della Geologia dell’Uzbekistan.
Siglati anche un memorandum d’Intesa sulla cooperazione nei settori della migrazione e mobilità, scambiato con il ministero degli Affari Esteri dell’Uzbekistan; uno sulla protezione ambientale; un accordo di Cooperazione nel settore del patrimonio culturale scambiato con Fondazione per lo Sviluppo della Cultura e dell’Arte dell’Uzbekistan; un memorandum d’Intesa tra la Fondazione Zamin e la società Sogesid; un accordo di Prestito tra la Repubblica dell’Uzbekistan e il Fondo Italiano per il Clima, scambiato dal ministero degli Investimenti, dell’Industria e del Commercio dell’Uzbekistan con Cassa Depositi e Prestiti; un memorandum interdipartimentale d’intesa scambiato dal ministero dell’Agricoltura dell’Uzbekistan e Confagricoltura.
In materia di ricerca e formazione sono stati firmati un accordo di Cooperazione per la creazione di una sede dell’Università della Tuscia a Tashkent, scambiato dal ministero dell’Agricoltura uzbeko e l’Università della Tuscia; un memorandum d’intesa sulla cooperazione scientifica nel settore delle energie alternative, scambiato dal ministero dell’Istruzione Superiore, della Scienza e dell’Innovazione dell’Uzbekistan con il Politecnico di Torino; un accordo di cooperazione fra il Ministero dell’Industria Mineraria dell’Uzbekistan e l’università di Pisa. Cooperazione anche nel settore dell'energia nucleare fra l’Agenzia per l’Energia Atomica dell’Uzbekistan e Ansaldo Energia; un altro accordo interessa il settore metallurgico e riguarda la società Danieli. Infine, un Mou (memorandum) siglato con Sace verte sulla Cooperazione nei meccanismi di supporto assicurativo e di garanzia. La premier Meloni ha fatto tappa in Uzbekistan per la sua prima visita nei Paesi dell'Asia centrale. Si è poi diretta ad Astana, in Kazakhstan, dove oggi parteciperà al forum internazionale e al primo vertice tra l’Italia e i Paesi della regione.