Elly Schlein, sparata contro Meloni: "Sembrava la corte di Francia"

La segretaria del Pd, ospite a un Giorno da Pecora, ha raccontato il momento dei saluti con la premier durante le celebrazioni del 2 giugno
martedì 3 giugno 2025
Elly Schlein, sparata contro Meloni: "Sembrava la corte di Francia"
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"Il saluto con Giorgia Meloni al Quirinale? Sembrava un po' di stare alla Corte di Francia, adesso non lo voglio dire perché oggi c'è Macron": la segretaria del Pd Elly Schlein lo ha detto a Un giorno da pecora, su Rai Radio1, a proposito dei saluti con la premier durante le celebrazioni del 2 giugno. "In realtà - ha poi aggiunto la leader dem - era uno di quei momenti in cui c'era tanta gente intorno perché era appena passato il presidente, poi a un certo punto è sbucata e quindi sì, ci siamo salutate. Io comunque la chiamo la presidente".

Quando le hanno chiesto se fosse una cattiveria il fatto di chiamare Meloni "la presidente", Schlein ha risposto: "Non lo so se è una cattiveria usare l'italiano". Poi, tornando al momento del saluto, ha raccontato: "Nel momento in cui ci siamo salutate sembrava quasi un inchino. Non era un inchino, naturalmente, quello lo lasciamo fare ad altri. Però è stato un saluto molto veloce anche perché è stato interrotto, era un continuo salutare ed era anche difficile conversare in quella occasione. Soprattutto perché ho rischiato di rimanere conficcata nel giardino del Quirinale, dato che avevo i tacchi...".

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In generale - ha proseguito la segretaria del Pd - con Meloni "abbiamo anzitutto un rapporto politico. C'è rispetto, chiaramente, com'è doveroso che ci siano i nostri ruoli, però abbiamo due visioni del mondo che sono diametralmente opposte e quindi è difficile non cozzare, come ogni tanto facciamo anche in Parlamento".

Dunque Schlein è tornata a parlare da "premier in pectore", un singolare e peculiare atteggiamento che la caratterizza ormai da tempo. "Io sono impegnata a costruire l'alternativa, poi tempo al tempo. Sto intanto provando a costruire una coalizione con tutte le forze di opposizione", ha premesso. Dunque, le hanno chiesto se si sente in grado ad essere il prossimo premier. "Perché non dovrei essere in grado? Quando mi sono candidata alle primarie, anche persone vicino a me erano molto preoccupate, io non lo ero. Quando è arrivata la notizia" che ero stata eletta "mi sono subito calata nel ruolo, mi sono messa a lavorare", ha rimarcato.

Parlando della politica, Elly ragiona: "È un lavoro molto bello, che ho scelto, è un lavoro energivoro che toglie spazio a tanto altro. Cerchiamo di essere utili a cambiare il paese. Ci piace andare in giro e riportare il partito in mezzo alla gente". Ma non è tutto. La leader dem aggiunge: "Avevo scommesso di andare a piedi a San Luca e tingermi di rosso", le ricorda un audio della trasmissione. A quel punto, la buffonata è servita: dopo lunga trattativa, Schlein si fa tingere la ciocca di capelli. "Sembro Mirko dei Bee Hive", ha commentato e concluso Schlein riferendosi al cartone degli anni '80.

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