Umiliata al Referendum, la sinistra torna a fare ciò che le riesce meglio: analizzare le proprie sconfitte. E da questo punto di vista, il Partito democratico non ha rivali. In attesa delle parole della segretaria del nazareno Elly Schlein, ci ha pensato Pina Picierno a lanciare una pesante accusa destinata a terremotare la galassia dem. "Una sconfitta profonda, seria, evitabile - inizia così il post su X la vicepresidente del Parlamento europeo -. Purtroppo un regalo enorme a Giorgia Meloni e alle destre. Fuori dalla nostra bolla c'è un Paese che vuole futuro e non rese di conti sul passato. Ora maturità, serietà e ascolto, evitando acrobazie assolutorie sui numeri".
Una sconfitta profonda, seria, evitabile. Purtroppo un regalo enorme a Giorgia Meloni e alle destre. Fuori dalla nostra bolla c’è un Paese che vuole futuro e non rese di conti sul passato. Ora maturità, serietà e ascolto, evitando acrobazie assolutorie sui numeri.
— Pina Picierno (@pinapic) June 9, 2025
Se dalle parti del Pd è tempo di riflessioni, la maggioranza di governo esulta per lo scarso risultato del Referendum. "Il commento sul Referendum è molto semplice: hanno tentato una spallata al governo Meloni e per l'ennesima volta si sono slogati la spalla, perché di questo si tratta. La spallata non è riuscita, nonostante tentativi anche molto sgradevoli". Così Giovanni Donzelli, responsabile organizzazione di Fdi, ai microfoni dello speciale del Tg1.
"Hanno sciacallato sui bambini morti a Gaza e durante la manifestazione, in pieno silenzio elettorale, hanno fatto appello al voto - attacca il deputato -, hanno provato a raccontare che chi legittimamente sceglieva di non andare a votare era contro la democrazia". "Hanno fatto ogni tentativo possibile e immaginabile di delegittimare e mostrare come un mostro questo governo, e hanno chiesto agli italiani un parere. Gli italiani si sono espressi: il 30% scarso è d'accordo con loro, e tutti gli altri sono d'accordo con il governo, a quanto pare", ha concluso Donzelli.