Il Partito democratico dà i numeri, nel vero senso della parola. Nonostante il referendum abbia visto la partecipazione di un misero 30 per cento, una cifra ben lontana dal quorum sperato, la sinistra esulta. Tutto vero. Basti pensare alla sparata di Igor Taruffi. Ospite a L'Aria Che Tira nella puntata in onda martedì 10 giugno su La7, il responsabile dell'organizzazione del Partito democratico esordisce così: "Io sto ai numeri, oltre 13 milioni hanno espresso un parere favorevole ai quesiti". E ancora: "I 13 milioni che sono andati alle urne rappresentano il 30 per cento degli aventi diritto e numericamente un numero superiore a quelli che sono andati a votare alle Politiche per le forze di centrodestra".
Il dem poi cerca di raddrizzare il tiro: "Questo significa che c'è una nuova maggioranza nel Paese? No, però vuol dire che c'è una base elettorale dalla quale si può e si deve ripartire". A quel punto, a incalzarlo ci pensa il conduttore David Parenzo: "Pina Picierno ha parlato di 'regalo alla destra'".
Un'affermazione che non trova d'accordo il collega di partito: "Credo che parlare di regalo alla destra sia proprio fuori luogo, sia sbagliato. Penso che sul lavoro il Pd stia reimboccando la strada giusta, che bisognerà insistere e che se ieri 13 milioni di italiani sono andati a votare sì quello rappresenta un elemento politico importante da cui ripartire. Il regalo alla destra secondo me lo si fa, e lo si è fatto negli anni passati, quando si è interrotto un certo rapporto con il popolo che vogliamo rappresentare assumendo decisioni che ci hanno allontanato dai ceti sociali più deboli". In ogni caso a smentire l'ultima farsa sinistra è YouTrend che ricorda come il centrodestra nel 2022 ha preso più voti dei "sì" ai referendum. I quattro partiti della coalizione di centrodestra che oggi sostengono il governo Meloni – Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Noi Moderati – hanno raccolto circa 12,3 milioni di voti.