Lunedì sera. E come ogni lunedì sera, nonostante guerre, nonostante l'attacco iraniano alle basi Usa, al TgLa7 condotto da Enrico Mentana c'è lo spazio per presentare il consueto sondaggio sulle intenzioni di voto. Se ci fossero le elezioni oggi, che partito sceglierebbe? E le indicazioni che emergono dalla rilevazione Swg di lunedì 23 giugno sono piuttosto fragorose.
In primis FdI, partito di Giorgia Meloni, che continua a crescere arrivando a vette vertiginose: secondo il sondaggio, FdI cresce dello 0,2% in una settimana, arrivando alla quota (da vertigini) del 30,6 per cento. Seconda forza il Pd, che però perde in sette giorni ben lo 0,3%, calando al 23% tondo tondo: distanza siderale rispetto alla forza politica guidata dal premier, distanza che cresce, con discreta evidenza, per l'incapacità del partito di Elly Schlein nell'esprimere una linea unitaria sulla politica estera.
Poi il M5s, in crescita dello 0,1% al 12,4 per cento. Indentica crescita per la Lega, che sale all'8,2% e supera Forza Italia, che arretra dello 0,2% e si porta all'8,1 per cento. Quindi Verdi e Sinistra, in calo dello 0,2% al 6,5 per cento.
Tra le altre forze, Azione avanza di due decimali al 3,6%, mentre Italia Viva arretra sempre di due decimali, portandosi al 2,1 per cento. Stabili +Europa e Noi moderati, rispettivamente all'1,5 e all'1% tondo tondo. Le altre liste, complessivamente, raccoglierebbero il 3% dei voti mentre il 33% del campione interpellato non esprime alcuna preferenza.