Da Mosè a Lucifero. L’Adige è in secca? Per Bonelli è colpa della Meloni. Fa un caldo infernale? Meloni spenga le fiamme. Ogni mattina, a Roma, quando sorge il sole Angelo Bonelli si sveglia e sa che dovrà spararla più grossa del solito, o verrà dimenticato. L’impresa è ardua ma finora il Bonelli s’è sempre superato. L’ultima – ma con lui è sempre la penultima – è che se a luglio c’è un’afa maledetta la responsabilità è del governo delle destre, per alcuni “destre-destre”. Tenetevi forte (e accendete l’aria): «Chiedo alla premier e all’esecutivo di dichiarare immediatamente lo stato di crisi climatica e adottare misure urgenti per affrontare l’emergenza». Uno scudo solare?
Ci vorrebbe del tempo. E allora Meloni installi docce nebulizzanti in ogni quartiere: sì, bravi, e poi chilo sente il Bonelli? «Non voglio sprecare acqua», ha già chiarito in radio a “Un giorno da pecora”, «in doccia ci metto al massimo novanta secondi ma anche meno, direi un minuto di abluzioni, trenta secondi di insaponata e trenta di risciacquo». Ancora troppo rispetto al recentemente scomparso Fulco Pratesi, storico capo del Wwf: «Vasca? Non serve. Doccia? Una spugnetta per faccia, ascelle e parti basse», chissà se la stessa. «Shampoo? Fa perdere i capelli. Barba? Una volta al mese. Sciacquone? Un tiro ogni tre pipì». Bonelli può migliorare. L’ambientalista che per l’ambiente ha ottenuto meno di Landini per i lavoratori – non il trattore ma il segretario della Cgil – il “verde”, dicevamo, tuona contro i fascioleghisti: «Cosa fa il governo per limitare le conseguenze dell’ondata di calore per chi lavora al sole?».
Ignora tra le altre cose, ma senz’altro è colpa della canicola, che molte aziende – soprattutto per chi lavora in strada o nei capannoni – hanno già provveduto a modificare gli orari, evitando il più possibile quelli centrali. Altrettanto stanno facendo le Regioni e peraltro è annunciato per oggi un protocollo specifico tra ministero del Lavoro, imprese e sindacati. Chissenefrega: fa caldo, governo ladro! Bonelli è un fiume in secca: «Qual è il piano del governo? Possibile che sanno parlare solo di armi, ponti, funivie ma nulla su ciò che serve al Paese? Cosa dicono la ministra Calderone e il sottosegretario Sbarra, dov’è Lollobrigida? Vorremmo sentire la loro voce».
Speriamo che oggi non sovrastino quella di Bonelli, noi preferiamo sentire lui: con l’afa è consigliato il buon umore. È invece sconsigliato darci dentro con brasato e polenta – Bonelli potrebbe stilare un decalogo social per aiutare gli italiani – niente whisky e tanta acqua ma senza sperperi. Occhio agli orari in cui si pratica sport, e qui il duo Bonelli&Fratoianni per sensibilizzare la popolazione potrebbe replicare la scena in cui Fantozzi e Filini si improvvisano tennisti. Voce fuori campo: “Filini fissò il campo da tennis perla domenica più rigida dell’anno, dalle sei alle sette antelucane (...) Abbigliamento di Filini: gonnellino pantalone bianco di una sua zia ricca, maglietta Lacoste pure bianca, scarpa da passeggio di cuoio grasso, calza scozzese e giarrettiere; doppia racchettina Liberty da volano. Fantozzi: maglietta della Gil, mutanda ascellare aperta sul davanti e chiusa pietosamente con uno spillo da balia, grosso racchettone 1912, elegante visiera verde con la scritta “Casinò Municipale di Saint Vincent”. Bonelli ha scarso spirito sportivo: «Mentre il Sud è in ginocchio per la siccità più grave degli ultimi decenni (ogni anno era da 300-400 anni che non faceva così caldo, ndr), il Nord viene devastato da eventi climatici estremi e l’intero Paese registra temperature record che mettono a rischio la salute, questo governo continua a negar l’emergenza climatica».
Nel 2023 ha brandito in parlamento due sassi dell’Adige facendo intendere che era stata la premier ad averlo prosciugato. Bonelli denuncia sempre tutti ma quella volta ha rischiato lui: in base al regio decreto del 1904 «è vietato a qualsiasi cittadino di raccogliere ciottoli, ghiaia e sabbia da torrenti e canali pubblici». Con l’afa soffrono anche gli animali, un bel problema per gli allevamenti: voci non ancora confermate danno il Bonelli in procinto di depositare una denuncia contro la Meloni per tacchinicidio. I vicini – ma non c’è la conferma – riferiscono che in quei sessanta secondi di doccia Bonelli canti Sergio Martino: Odio l’estate/ Il sole che ogni giorno ci donava/ Gli splendidi tramonti che creava/Adesso brucia solo con furor/Tornerà un altro inverno/Cadranno mille petali di rose/La neve coprirà tutte le cose/ E il cuore un po' di pace troverà...