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Fratoianni, l'ultimo delirio di Avs? Ora promettono più fresco per tutti

di Lorenzo Cafarchio domenica 6 luglio 2025

4' di lettura

Bombardare il sole. Spegnete l’afa. La santa alleanza Sinistra Italiana ed Europa Verde chiusa nella stanza dei propri social media è meditabonda. Come attaccare l’esecutivo questa volta? Il tempo di uscire a prendere fiato e il caldo li assale. Sguardi di intesa ed ecco l’idea. Una grafica spaccata in due. Ce li immaginiamo mentre parlano. «In alto scriviamo “Fa caldo vero?”, sfondo infuocato ovviamente, sotto su prato verde “La prossima volta vota ecologista!”». Bravi tutti, applausi. Oscar alla fotografia (della situazione). Immagine presa e caricata direttamente su Facebook e Instagram. «Anche oggi l’abbiamo portata a casa», sospiro di sollievo. Peccato che l’opera sembra uscita da una parodia della parodia di Cetto La Qualunque. «Più fresco per tutti, iu iu». Freddo con la sola imposizione delle mani, Giucas Casella levati. Perché fa caldo, governo ladro. Ora sembra di leggere un romanzo distopico dove l’opposizione cerca di ribaltare le prospettive attraverso l’influenza sul clima. L’elettore ha un compito, epocale, attraverso la sua matita nell’isolamento della cabina elettorale - dove l’Altissimo non ti vede, ma il cambiamento climatico sì - può influenzare le condizioni atmosferiche. Come fosse il protagonista di Inception, come fosse il costruttore di mondi creato dal cineasta Christopher Nolan. Quasi, quasi da scriverci una sceneggiatura peccato che i contributi a pioggia peril cinema non vivano un momento felice.

CLIMAFREGHISTI
Che dite abbiamo scritto pioggia? Finiremo anche noi nell’elenco dei climafreghisti. La lista di proscrizione a quanto pare sembra essere chilometrica, anzi infinita.
Quelli «che stanno zitti e fanno finta di niente», attacca Avs sui propri canali, «mentre i cambiamenti climatici stravolgono le nostre vite e alla fine a pagare il conto sei sempre e solo tu». Apocalittici. Ma c’è sempre un ma. Perché puoi redimerti e votare chi «ha a cuore la tua vita e vuole davvero affrontare l’emergenza climatica, abbattendo le emissioni e facendo pagare a chi ha di più e si è arricchito inquinando, per invertire subito la rotta». Liberati dalla canicola, vota ecologista. «Il tempo sta per scadere, bisogna scegliere da che parte stare». Il leitmotiv “elettore avvisato mezzo salvato” valido eternamente. In un commento su Instragram, una giovane, addirittura dice di votare da tre anni per i Verdi, ma nulla è cambiato. Non è che la scheda elettorale era fallata? Non dite nulla a quella che si professa verde da 20 anni. Un altro, più pragmatico ma sicuramente negazionista, suggerisce: «Una volta la terra era una palla di fuoco. Poi arrivano Bonelli e Fratoianni e arrivò la glaciazione».

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Quasi da conversione sulla via di Avs. Pronipoti di D’Annunzio che si alzò in parlamento spostandosi da destra verso sinistra, seguendo la rotta del fresco mica in direzione vita. Non finisce qui. Basta spostare l’attenzione sul post successivo ed ecco comparire Nicola Fratoianni. «Ci avete fatto caso? La destra non parla mai di caldo e di stipendi». Come mai? Sono chiaramente «climafreghisti- eccolo il glaciale neologismo dell’estate, ndr - e stanno dalla parte dell’élite, contro chi lavora e subisce gli effetti dei cambiamenti climatici». Una croce sul simbolo di Avs e 24-29 gradi tutto l’anno come nelle Isole Canarie. Oppure, per i più esotici, 25 gradi d’inverno e 28 d’estate come ad Antigua. Il meteo è servito.

PAURA, EH?
Intanto il caporione antifascista nel reel scrolla e scrolla mostrando la bacheca della premier Giorgia Meloni. Nemmeno un rigo sulle ore torride che viviamo. «Niente di niente», sconsolato il numero uno di Sinistra Italiana. Poi passa al segretario leghista Matteo Salvini. «Nulla». Qualcuno pensi ai lavoratori. Nessuno pensa all’asfalto che si scioglie. Perché nessuno pensa alle 20 città da bollino rossi in questi giorni? La sinistra riparta dall’isterismo del meme sui bambini della moglie del Reverendo Lovejoy nei Simpson. La destra ha certamente paura, come sottolinea Fratoianni, «paura che la gente capisca che non sono in grado di rispondere ai loro bisogni». Bisogno di clima temperato e di aria condizionata.

Con lui al governo le temperature, certo, sarebbero state ben diverse. Più alte le percentuali e più basso il mercurio nel termometro. A scuola da ragazzini, del resto, ci insegnano che ogni 200 metri di altitudine la temperatura si abbassa di circa un grado. Il principio, a questo punto, potrebbe essere lo stesso. I raggi solari regolabili per decreto. Lo sappiamo chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso il telecomando del climatizzatore globale. Mentre tuonano queste dichiarazioni, miste a livore, il cielo è diventato scuro e ha iniziato a piovere facendo caracollare verso l’abisso il termostato. Meglio di qualsiasi danza della pioggia. In uno stile che ricorda quello dei tempestarii. I maghi diffusi nel Medioevo che riuscivano a scatenare o prevenire le tempeste a piacere. Provaci ancora Avs, non può fare caldo per sempre.

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