"Leggo che alcuni esponenti della sinistra - come Bonelli, Fratoianni e compagnia - vorrebbero segnalare il Governo italiano alla Corte Penale Internazionale. Gli stessi che, giusto qualche tempo fa, chiedevano a Bruxelles di aprire una procedura di infrazione contro l'Italia": Giorgia Meloni lo ha scritto in un post su Facebook mettendo nel mirino la sinistra che non fa altro che attaccare il governo. I progressisti, insomma, sembrano essere disposti a percorrere ogni pista possibile pur di far fuori l'esecutivo: vie giudiziarie, manovre in Europa, tribunali, attacchi al proprio Paese. Si passa dalla crociata contro i centri in Albania fino ad arrivare all'ultima vicenda, la più recente, il caso-Almasri.
"Ora puntano addirittura a un processo internazionale, tirando in ballo il dramma umanitario a Gaza in modo del tutto strumentale, come se perfino questo fosse colpa nostra", ha scritto ancora la presidente del Consiglio. Che poi ha aggiunto: "Tre cose sono ormai chiare a tutti: la prima è che, non riuscendo a batterci in patria, la sinistra cerca sempre il soccorso esterno. La seconda è che dell'immagine dell'Italia e della sua reputazione nel mondo, a loro, non importa assolutamente nulla. La terza è che ormai hanno un'unica strategia e speranza: provare a liberarsi degli avversari per via giudiziaria, perché alla via democratica hanno rinunciato da un pezzo. Non riusciranno".
Nel suo post, la premier si riferisce a quanto annunciato nelle scorse ore dai leader di Avs: una denuncia alla Cpi contro il governo italiano per "complicità sui crimini internazionali commessi a Gaza". L'obiettivo, a loro dire, è "portare il governo a fare ciò che non ha fatto fino a oggi: rompere accordo militare, dire sì alle sanzioni e che ci sia giustizia rispetto a una stragrande maggioranza degli italiani che vedono un governo che non fa quello che deve", ha detto Bonelli.