Finisce male, anzi malissimo, per Pasquale Di Fenza, fino a ieri capogruppo di Azione nel Consiglio regionale della Campania. Già, perché Di Fenza si è... fatto fuori da solo, è insomma rimasto vittima dalle conseguenze delle sue stesse azioni: "Non ho ammazzato nessuno. Ho commesso soltanto una leggerezza: aver sventolato il tricolore". L’ha definita una "goliardata", ma il gesto gli è comunque valso l’espulsione immediata dal partito.
Di cosa stiamo parlando, è presto detto. Il politico ha infatto ricevuto nel suo ufficio del Consiglio regionale la visita della tiktoker Rita De Crescenzo – seguita da due milioni di utenti e nota per la cosiddetta "invasione di Roccaraso" dello scorso inverno – insieme all’influencer Angelo Napolitano. L'irruzione - o meglio la pagliacciata - della De Crescenzo in regione è stata molto criticata, ha insomma attirato riprovazione politica.
Tant'è, l’incontro tra la tiktoker e Di Fenza si è trasformato in un caso politico dopo la pubblicazione di un video sui social proprio da parte della De Crescenzo: nella clip i tre appaiono intenti a cantare, sventolando una bandiera tricolore, con la scritta "working in progress" in sovrimpressione. Un dettaglio che confermerebbe l’intenzione dell’influencer di candidarsi alle Regionali. La reazione non si è fatta attendere: sia dalla maggioranza che dall’opposizione sono piovute critiche sulla condotta del consigliere. E Azione, come detto in premessa, ha cacciato il capogruppo.