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Ricci, il grande tempismo: tour elettorale nei lidi deserti

di Pietro Senaldi lunedì 11 agosto 2025

4' di lettura

Professione sfolla -bagnanti. Uno dei pezzi forti del tour elettorale di Matteo Ricci doveva essere la crociera in sette tappe per le spiagge delle Marche. Ma qualcosa è andato storto. I lidi infatti registrano un brusco calo delle presenze quest’anno: da meno 15% a meno 30%, a seconda dei posti, spiega preoccupato il Corriere Adriatico, che parla di «stagione amara, spiagge semi-vuote e agosto da ko».
Sono dati che preoccupano gli operatori e che sarebbero anche più allarmanti se non ci fossero gli stranieri a rimpiazzare una parte degli italiani che mancano. Peccato per l’europarlamentare dem che i tedeschi non possano votarlo. Dopo qualche giorno di latitanza sotto l’ombrellone, l’ex sindaco di Pesaro ieri però ci ha riprovato, salpando verso Gabicce, nell’indifferenza generale. L’iniziativa si è conclusa non con l’auspicato bagno di folla ma con un pranzo in spiaggia tra pochi intimi, neppure si trattasse di un’iniziativa elettorale. Poi l’aspirante governatore ricomparso la sera a “Candele sotto le stelle”, la festa per san Lorenzo, disertando il Rossini festival, nell’auditorium che doveva costare tre milioni e invece ne è costato dodici, una delle opere che hanno caratterizzato la sua amministrazione. Le ultime tracce sulla sabbia risalivano al primo fine settimana di agosto, quando distribuiva pacchetti di patatine ai bambini con mamma elettrice, finiti anzitempo con scorno e lacrime dei piccoli. Un giro, quello per le spiagge, che non sta portando al candidato la popolarità che si aspettava.


In tanti elettori infatti hanno trovato poco elegante che l’europarlamentare dem si muova a bordo di una nave che appartiene a una società alla quale la Regione ha assegnato, dopo regolare bando, un contributo di 152mila euro, 48mila dei quali già pagati. Il finanziamento è legato a un progetto ambientale. Le imbarcazioni della società infatti sono addette alla pulizia delle acque e non potrebbero trasportare persone, tant’è che Ricci, ogni volta che sale a bordo, deve chiedere il permesso della Capitaneria di Porto. Tutto lecito, sia chiaro.

DAL MARE AI MONTI
Sfortunato sulle spiagge, il candidato governatore nei giorni scorsi si è dato all’alpinismo, sempre inseguendo gli elettori, dopo aver saputo che la montagna non ha subito lo stesso crollo di presenze del mare.

SI FARÀ IL FISICO
«Ricci in vetta», esultava dopo aver raggiunto la cima del Catria, un’altura a 1.700 metri sul mare, per farsi immortalare nel ristorante del rifugio. Anche quello però deserto, come da foto che lo immortala raggiante tra i tavoli vuoti. Il giorno prima era toccato alla canoa, tra le Marmitte dei Giganti a Fossombrone, nella provincia di Urbino. Sempre una cosa per intimi però. Certo è che anche se alla fine di questa storia non sarà riuscito a farsi eleggere, di sicuro l’europarlamentare dem, tra scalate, pagaiate e approdi più o meno fortuiti, almeno si sarà fatto il fisico. La forza dell’uomo è che non demorde.
In molti, al suo posto, avrebbero rinunciato a candidarsi, sotto la spada di Damocle di un’indagine per corruzione che gli pendeva sulla testa da un anno; ed è noto che non c’è nulla come una corsa elettorale ad accendere i fari della giustizia su un politico.

LE CANDIDATURE
Invece Ricci va avanti, malgrado da che la campagna elettorale è entrata nel vivo abbia, nei sondaggi ufficiosi, perso 7-8 punti: lo davano a più uno, è stimato a meno sei. Sarà per questo che la lista del governatore uscente, Marchigiani per Acquaroli, si è arricchita di candidature eccellenti, dall’oro olimpico nella scherma, Giovanna Trillini, al presidente di Federfarma Ancona, Cecilia Possenti, e a quello degli agenti immobiliari. Anche se l’acquisto più significativo è quello di Marco Gnocchini, che nel 2020 si presentò alle Regionali per il Pd e in passato ha promosso la lista civica della precedente sindaca del capoluogo marchigiano, Valeria Mancinelli. Indice che l’inchiesta denominata Affidopoli sta spostando i pesi e affollando il carro del presidente in carica. Quanto alla lista del governatore del campo largo, il dramma si è consumato ormai un mese fa, quando la fiduciaria di Elly Schlein sul territorio, Chantal Bomprezzi, per garantirsi un seggio ha vietato il terzo mandato agli storici consiglieri dem portatori di voti, che l’ex sindaco ha dovuto accogliere per evitare che transitassero dall’altra parte con il loro carico di consensi. 

L’INCHIESTA
Ultimo capitolo, l’inchiesta. Massimiliano Santini, l’ex uomo di fiducia di Ricci per gli eventi di Pesaro, quelli sotto la lente dei magistrati, ha deciso di parlare e potrebbe farlo a giorni, se non a ore, in un luogo segreto. L’interrogatorio rischia di risolversi in un j’accuse del fu ragazzo prodigio contro il suo vecchio capo, che voleva scaricargli addosso ogni responsabilità penale. E quel vocale tra Santini e l’ex sindaco sul casco di Valentino Rossi, che l’europarlamentare avrebbe indicato ai pm nella convinzione che lo avrebbe scagionato, potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio.

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