Alessandra Todde incontra gli studenti, ma a decidere le domande è lei. Ecco allora che un incontro istituzionale tra il presidente della Regione Sardegna, nonché esponente del Movimento 5 Stelle, e gli studenti delle classi quinte degli istituti superiori Marconi-Lussu di San Gavino e Piga di Villacidro, si è subito trasformato in un caso. A sollevare il polverone ci ha pensato l'associazione "Sardegna Chiama Sardegna", che ha scoperto l'esistenza di un documento interno alla scuola. Quest'ultimo prevede rigide indicazioni sulle modalità dell'incontro previsto per il prossimo 3 ottobre.
Stando al Tempo, tra le regole non manca l'imposizione di domande "concordate preventivamente con lo staff" del presidente. Raggiunti dall'Unione Sarda, Danilo Lampis e Cristiana Cacciapaglia spiegano che la circolare scolastica interna dispone che "gli studenti vanno preparati" per evitare "brutte figure". I portavoce dell’associazione politica fanno inoltre sapere che su richiesta della presidente non sono ammessi "quesiti politici, strumentalizzazioni o vicende giudiziarie". Le domande – si legge ancora – dovranno essere "elaborate, condivise e approvate dal responsabile della comunicazione del presidente". Un'impostazione che l’associazione definisce senza mezzi termini come "una forma di censura preventiva".
"La scuola - attaccano Lampis e Cacciapaglia - dovrebbe essere una palestra di democrazia, non un palcoscenico di propaganda politica. Stiamo assistendo a un addestramento al conformismo, non a un confronto critico. Se non verranno date garanzie di libertà e apertura nei quesiti, la scelta più coerente è boicottare l’iniziativa". Immediata la reazione di Fratelli d’Italia. Il deputato sardo Salvatore Deidda ha annunciato la presentazione di un'interrogazione parlamentare al ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. L'obiettivo: chiedere un intervento immediato. "La Presidente Todde deve scusarsi per questo scivolone. È inaccettabile che si tenti di strumentalizzare i ragazzi in un contesto scolastico. La scuola non può diventare un'arena per passerelle elettorali".
A stretto giro arriva anche la risposta dell’Ufficio stampa della presidenza della Regione, che smentisce ogni intento censorio. In una lunga nota, si afferma che il presidente Todde ha già incontrato centinaia di studenti in diverse località della Sardegna – da Oristano a Nuoro, da Alghero a Tortolì – e ha sempre risposto liberamente a tutte le domande, comprese quelle di carattere politico. E ancora: "Le accuse di voler concordare le domande sono false. La richiesta di anticipare gli argomenti da trattare non è finalizzata a censurare, ma a garantire risposte puntuali e concrete, basate su dati e fatti. Nessun bavaglio, solo serietà istituzionale".