"L’astensione ha penalizzato di più il centrosinistra. Per il campo largo se l’obiettivo era aumentare il consenso questo non è avvenuto": a dirlo, al Corriere della Sera, il sociologo e sondaggista Antonio Noto a proposito delle elezioni regionali nelle Marche, che hanno visto trionfare il candidato di centrodestra e governatore uscente Francesco Acquaroli contro il candidato di centrosinistra ed ex sindaco di Pesaro Matteo Ricci.
Analizzando i primi flussi elettorali elaborati da Opinio per Rai, il sondaggista ha sottolineato che non tutto il centrosinistra sembra essere stato penalizzato allo stesso modo dal calo dell’affluenza. "Mentre il Pd — sommando i voti della sua lista a quelli della civica che sostiene Ricci — ha tenuto, lo stesso non si può dire degli alleati: l’astensione sembra aver toccato in maniera maggiore il M5s", ha spiegato Noto. Che poi ha aggiunto: "Ma non è l’unico dato interessante. Ci sono due sacche critiche per i Cinque Stelle. Oltre ai voti finiti all’astensione, oggi il 13% di chi nel 2020 sosteneva il candidato M5s ha votato per Acquaroli". Una perdita piuttosto pesante per i pentastellati.
Stando a quanto spiegato da Noto, quindi, il calo dell’affluenza "ha inciso su tutti i partiti, ma non in modo omogeneo". E ancora: "Se si guardano i dati, Francesco Acquaroli cresce in percentuale, mentre Matteo Ricci rispetto alla somma dei candidati del 2020 arretra".