Ormai Pd, M5s e Avs non si nascondono più. Dopo aver sostenuto le piazze pro-Pal, ecco un altro smacco a Israele. Si è tenuta infatti ieri, giovedì 9 ottobre, alla Camera la giornata di commemorazione per le vittime del 7 ottobre 2023. Il titolo: "Due anni dall’attacco terroristico del 7 ottobre". L'incontro, organizzato dal deputato della Lega Paolo Formentini, il capogruppo di Fdi al Senato Lucio Malan e il vice capogruppo di Fdi al Senato Marco Scurria, ha visto la presenza di politici di ogni colore. Tutti tranne dem, grillini e Avs. Questi ultimi - ricorda Il Tempo - non hanno ritenuto opportuno nemmeno mandare un messaggio di solidarietà o ascoltare le testimonianze trasmesse presso la Sala della Regina.
"È un giorno storico, forse è iniziata la chiusura di un capitolo molto oscuro della nostra storia - diceva l'ambasciatore d'Israele in Italia, Jonathan Peled, visibilmente commosso -. Così costruiremo un futuro per gli israeliani, il Medio Oriente, per i palestinesi, un futuro senza Hamas. Ma non possiamo mai dimenticare il 7 ottobre, giorno del più grande massacro dopo la Seconda Guerra Mondiale, atrocità che il popolo ebraico non riteneva più possibili dopo la fondazione dello Stato dio Israele". Da qui la frecciata alla propaganda antisemita: "Un qualcosa che alcuni oggi nel mondo politico e mediatico tentano di negare".
Non a caso, a pace siglata grazie alla mediazione di Donald Trump, dalla sinistra non è stata espressa alcuna parola di ringraziamento. Un esempio? Nicola Fratoianni. Il leader di Sinistra italiana - incalzato - si è limitato a dire: "Per arrivare alla pace servono molti altri atti e serve la memoria delle responsabilità perché chi si è reso responsabile di un genocidio in diretta televisiva".