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Meloni in Egitto dalla parte giusta della storia

di Mario Sechi lunedì 13 ottobre 2025

2' di lettura

La liberazione degli ostaggi dalle mani di Hamas è il primo passo nell’applicazione dei 20 punti del piano di pace per Gaza. È la condizione necessaria, il resto seguirà. Ma dall’altro ieri è partito il giochino delle sinistre pro-Pal per delegittimare la pace, raccontandola in maniera opposta rispetto alla sua genesi: il tentativo è quello di far passare il piano come la volontà di Trump che piega i diabolici desideri di Netanyahu. Hanno bisogno del “mostro”.

È l’ultima menzogna di una lunga serie. La pace è arrivata grazie al governo israeliano, all’impiego del suo formidabile esercito e alla resa di Hamas di fronte all’uso della forza. I tagliagole erano con le spalle al muro - per mano di Israele e non di Trump - il quale abilmente si è infilato nel negoziato, facendo sentire il peso dell’America, in particolare sul Qatar che già aveva subito un bombardamento in casa da parte dei jet di Gerusalemme. Il racconto manipolato è necessario alle sinistre, agli antisemiti del 7 ottobre “giorno della resistenza”, agli agenti del caos, per alimentare la campagna anti-israeliana, la loro quasi unica fonte di esistenza e fantomatica “resistenza”.

È la favola di Trump che ha sminato Netanyahu, mentre i dati sul campo di battaglia (quelli che contano) ci danno uno scenario chiaro: una vittoria di Israele su 7 fronti e una sconfitta di quanti hanno cercato di sabotare l’offensiva di Gerusalemme con delle fughe in avanti, riconoscendo una Palestina inesistente. Con Hamas non c’è Stato. Francia e Regno Unito sono tra i perdenti, mentre l’Italia e la Germania sono tra i vincenti, cioè tra coloro che più di tutti potranno giocare la partita del nuovo ordine in Medio Oriente. La missione di Giorgia Meloni in Egitto è la prima tappa di un percorso lungo, dove l’opposizione, con il contributo creativo degli intellettuali orfani di Hamas, cercherà in tutti i modi di raccontare un fallimento. È una questione autobiografica della sinistra: si guardano allo specchio, vedono la loro rovina e cercano di rovesciarla sull’avversario. Sono vecchi, falliti e prevedibili.

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