CATEGORIE

Gianfranco Fini, la rivelazione su Meloni: "Come mi ha conquistato"

di Massimo Sanvito lunedì 13 ottobre 2025

3' di lettura

Correva l'anno 1998. Una giovane Giorgia Meloni, 21 anni, dopo aver vinto le primarie di Alleanza Nazionale per il Municipio XI della Capitale era eletta consigliere della Provincia di Roma. Affondano lì i primi ricordi di Gianfranco Fini, allora presidente del partito della Fiamma. E sono parole al miele per l'allora ragazza che si accingeva a prendere la guida di Azione Giovani vincendo, nel 2004, il congresso nazionale di Viterbo. «Quando si svolsero le elezioni provinciali ebbi modo di conoscerla meglio. Era giovanissima e aveva il merito di credere molto in quello che diceva: era convincente. Può sembrare una banalità ma se credi in quello che dici forse riesci a convincere. Se recitati un ruolo non convinci, perché non c'è quell'empatia...», ha detto Fini intervistato a Radio Atreju, il podcast dei giovani di Fratelli d'Italia. «Studiava, approfondiva, forse perché aveva paura di non essere all'altezza, di deludere. Ora direi, facendo il professore, era preparata», ricorda ancora l'ex numero di Alleanza Nazionale

E si arriva al 2004. Giorgia Meloni sfida Carlo Fidanza, attuale europarlamentare di Fdi e suo uomo fidatissimo, per la guida del movimento giovanile del partito. L'attuale premier guidava la lista “Figli d'Italia”. «Bisognava eleggere il segretario generale di Azione Giovani e non partiva coi favori del pronostico. Come presidente del partito è chiaro che aveva il dovere di essere super partes. Non c'erano problemi di leadership, non contestavano la guida di Alleanza Nazionale. Sono sempre stati molto aperti, a tal punto che qualcuno diceva “ma hai consentito le correnti”, però se sono correnti di pensiero va bene. Giorgia vinse per pochi voti. Allora mi feci mandare dal mio capo segreteria il discorso che aveva fatto e dissi: “Bene, brava”».

Otto e Mezzo, scintille Fini-Gruber: "Non rispondo a domande stupide"

Clima incandescente a Otto e Mezzo, dove Lilli Gruber e Gianfranco Fini si rendono protagonisti di un acceso botta e ris...

Meloni diventò la prima donna a presiedere un movimento giovanile di destra. Poi vicepresidente della Camera, quindi ministro della Gioventù, il più giovane titolare di un Ministero nella storia della Repubblica (era il 2008 e aveva solo 31 anni), nel governo Berlusconi. Nel 2014, poi, diventa presidente di Fratelli d'Italia. Tutte prove generali per diventare anche il primo presidente del Consiglio “in rosa” a guidare il governo italiano nel settembre del 2022. Ed è un Gianfranco Fini in forma smagliante quello degli ultimi tempi. Giusto un paio di settimane fa, a Otto e Mezzo, lottava contro Lilli Gruber per difendere il premier. «Non vedo un appiattimento di Meloni su Trump o Netanyahu. La politica internazionale si fa con gli atti concreti. Sono sempre stato con il presidente del Consiglio e la voterò ancora», assicurava l'ex presidente della Camera.

Quando la conduttrice gli chiedeva se avesse «rapporti con Meloni», Fini rispondeva: «Non rispondendo a domande stupide per farle fare il titolo sul fatto che io non condivida la politica di Giorgia Meloni. Ma ha sbagliato interlocutore: non sono così stupido da rispondere a domande che non hanno senso. Ho creato i miei figli e nessun altro. Meloni è figlia di una storia politica e di nessun altro».

E a proposito del conflitto a Gaza, sempre incalzato dalla Gruber, il protagonista della svolta di Fiuggi (quando il Movimento sociale italiano divenne Alleanza Nazionale nel 1995) aveva rintuzzato la polemica: «Sono pro al riconoscimento dello Stato palestinese, ma oggi sarebbe un simbolico gestoco. Non c'è una leadership palestinese con cui Israele possa interfacciarsi. Non si possono liquidare questioni serie con alzate di spalle». E ancora: «La destra non è mai stata contro il diritto dei palestinesi ad avere la loro patria, e Giorgia lo sa benissimo. Riconoscere lo stato palestinese è un dovere, ma attenzione al contesto in cui accade. Farlo in questo momento è un gesto fortemente simbolico. Ma attenzione a un possibile rimbalzo negativo di una misura giusta».

Gianfranco Fini, l'aneddoto su Giorgia Meloni: "Perché riusciva a convincere"

Gianfraco Fini è stato ospite d'eccezione al podcast di Atreju, la festa di Fratelli d'Italia che è...

tag
gianfranco fini
girgia meloni

Retroscena Gianfranco Fini, l'aneddoto su Giorgia Meloni: "Perché riusciva a convincere"

Ancora lei Lilli Gruber e la rissa con Fini, altro veleno: "Prima della puntata..."

Piccoli schermi e bagarre Otto e Mezzo, scintille Fini-Gruber: "Non rispondo a domande stupide"

Ti potrebbero interessare

Gianfranco Fini, l'aneddoto su Giorgia Meloni: "Perché riusciva a convincere"

Andrea Carrabino

Lilli Gruber e la rissa con Fini, altro veleno: "Prima della puntata..."

Maria Pia Petraroli

Otto e Mezzo, scintille Fini-Gruber: "Non rispondo a domande stupide"

Caterina Spinelli

Otto e mezzo, Gianfranco Fini gela lo studio: "Flotilla? Non è stato un attacco"

Andrea Carrabino