Eugenio Giani è stato rieletto presidente della Regione Toscana. Sconfitto il candidato di centrodestra Alessandro Tomasi che ha subito chiamato l'avversario per complimentarsi della sua vittoria. Ed Elly Schlein non ha perso tempo. La segretaria del Partito democratico ha sostenuto che il campo largo dovrà ripartire da questa elezione per poter battere un giorno Giorgia Meloni alle elezioni politiche. Non solo: si è anche lanciata in un'improvvida analisi secondo la quale, sommando Marche e Calabria a Toscana, il Pd sarebbe in fantomatico vantaggio. Convinta lei...
In ogni caso, spulciando i risultati di queste Regionali, c'è da registrare un dato curioso. Il Pd ha ottenuto 15 seggi, ben 7 in meno rispetto ai 22 della scorsa legislatura. La componente riformista, invece, esce rafforzata.
Giani dovrà quindi aggrapparsi agli alleati di coalizione. Completano la coalizione tre eletti in Alleanza Verdi e Sinistra e due seggi per il Movimento 5 Stelle. A destra, invece, c'è da registrare il balzo in avanti di Fratelli d'Italia, prima forza del centrodestra toscano. Parliamo di 12 posti, più il candidato presidente Alessandro Tomasi, spettano al partito della premier, due a Forza Italia, un solo seggio alla Lega.
"Voi sapete come agisco perché l'avete visto l'altra volta. Io non enfatizzo un aspetto, ma ritengo che la giunta debba essere frutto della composizione di più elementi", ha spiegato Giani nel corso di un incontro con i giornalisti questa mattina a Firenze, a palazzo Sacrati Strozzi sede della presidenza della Regione, parlando dei criteri che seguirà per comporre la nuova giunta regionale eletti. "È indubbio - ha concluso Giani - che questa volta avrò da dover rappresentare più forze politiche, mentre cinque anni fa era molto più ristretta la maggioranza. Conseguentemente la giunta terrà conto di tutto questo".