Lilli Gruber
Se si votasse oggi FdI - il partito di Giorgia Meloni - otterrebbe il 30,2% mantenendo un vantaggio di circa 7 punti sul Partito democratico fermo al 23%. Il Movimento Cinque Stelle avrebbe circa il 12,4%. Questo è quanto rilevato da Demopolis, in un sondaggio realizzato per Otto e mezzo. Di fatto appaiate restano Forza Itaia all'8,8% e Lega all'8,5%. L'Alleanza Verdi e Sinistra risulta in lieve crescita al 6,7%. Azione avrebbe il 2.8% e Italia Viva il 2,5%. Sotto il 2% le altre forze politiche. Ma oggi il 40% degli italiani resterebbe a casa.
All'indomani della netta vittoria del campo largo di Centrosinistra alle Regionali in Toscana, l'Istituto Demopolis ha analizzato la composizione del consenso a Eugenio Giani, riconfermato alla guida della Regione: su 100 elettori che hanno scelto oggi il neo presidente (752 mila), 86 avevano lo avevano già votato nel 2020. 3 elettori odierni su 100 di Giani avevano votato per Susanna Ceccardi, 7 su 100 per Irene Galletti, candidata del M5s e oggi parte dell'alleanza.
Analizzando l'evoluzione del consenso ai due principali partiti in Toscana, il Pd è primo partito e cresce al 34,6%, tornando sui valori del 2020. Fratelli d'Italia con il 26,7% incrementa i propri voti rispetto alle precedenti Regionali, con un lieve calo nel confronto con le Europee. Accanto al risultato elettorale, è il crollo dell'affluenza di 15 punti il dato più significativo: più di un toscano su due, oltre un milione e mezzo, ha scelto di non recarsi alle urne. L'Istituto diretto da Pietro Vento ha indagato sulle ragioni dell'astensione. La maggioranza assoluta di chi non si è recato alle urne giustifica la propria scelta spiegando che l'esito del voto appariva scontato, con la vittoria annunciata di Giani; per il 44% la politica regionale non incide più sulla vita reale delle famiglie. 3 su 10 non votano più ormai da parecchio tempo.