Il nuovo sondaggio Bidimedia offre uno spaccato aggiornato delle intenzioni di voto in Italia, confermando la solidità della destra e le persistenti difficoltà del centrosinistra. Fratelli d’Italia si conferma al vertice con il 29,5%, traino indiscusso della coalizione di centrodestra. Seguono Lega all’8% e Forza Italia intorno all’8%, con Noi Moderati che rimane ai margini, senza incidere significativamente.Nel centrosinistra, il Partito Democratico si attesta al 22,2%, unico partito progressista sopra il 20%, ma incapace di colmare il gap con FdI. Il Movimento 5 Stelle recupera lentamente al 12,5%, mentre Alleanza Verdi-Sinistra sale al 6,9%, segnalando una timida ripresa dell’elettorato di sinistra, frammentato ma non svanito. L’area riformista, con Italia Viva, Azione, +Europa e micro-formazioni, resta marginale, senza peso reale.
Il sondaggio evidenzia tre costanti: la stabilità della destra, la frammentazione a sinistra e l’assenza di un leader unificante per il campo progressista. Tra gli elettori del centrosinistra, infatti, il 31% indica Silvia Salis (sindaca Pd di Genova) come guida ideale del “campo largo”, superando Giuseppe Conte al 30% ed Elly Schlein al 27%. Più indietro Maurizio Landini al 7% e Gaetano Manfredi al 5%, prova che appelli sindacali o civici non bastano a colmare il vuoto politico.
Se si votasse oggi, la coalizione di destra vincerebbe agevolmente, con Giorgia Meloni confermata premier. Non solo per i numeri superiori (FdI al 29,5%, Lega e FI intorno all’8%), ma per la chiara leadership e struttura compatta. Al contrario, la sinistra ha un bacino potenzialmente maggioritario, ma disperso tra Pd (22,2%), M5S (12,5%) e Avs (6,9%), senza un volto capace di unire tutti.