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Trump mette fuorilegge negli Usa gli amici di Cospito e Salis

A fronte di un’Europa spesso restìa a voler distinguere tra antifascismo democratico e violenza organizzata, gli Usa hanno scelto una linea di lucidità
di Daniele Dell'Orco sabato 15 novembre 2025

3' di lettura

Finalmente, una superpotenza globale ha scelto di iniziare a chiamare le cose con il loro nome: dopo la stretta sui movimenti antagonisti americani a seguito dell’assassinio di Charlie Kirk del 10 settembre, gli Stati Uniti hanno incluso anche l’estrema sinistra insurrezionalista europea tra le minacce terroristiche, come afferma in una nota il Segretario di Stato Marco Rubio. Le sigle continentali menzionate sono 4, tra cui la tedesca Antifa Ost. Si tratta della cosiddetta “Hammerbande”, la “banda del martello”, nota in Germania per aggressioni ai danni di persone ritenute di estrema destra.

L’organizzazione proviene principalmente dalla Sassonia e dalla Turingia, ed è accusata di aver compiuto una serie di attacchi a Budapest che a inizio 2023 portarono all’arresto di diversi antagonisti in azione in Ungheria, tra cui Ilaria Salis, il cui processo nei tribunali magiari è momentaneamente sospeso per via dell’immunità da parlamentare europea. Ma nella lista del terrore della Casa Bianca compare anche una sigla italiana, la “Federazione Anarchica Informale/Fronte Rivoluzionario Internazionale”, quella che annovera tra i leader Alfredo Cospito, “martire rosso” che sta scontando una pena di 23 anni di carcere nel procedimento legato all’attentato alla ex caserma allievi carabinieri di Fossano del 2006. La definizione di organizzazione terroristica internazionale adesso rompe quel velo di ambiguità che per troppo tempo aveva protetto anche questo movimento, attivo da oltre vent’anni e perfettamente inserito in una rete europea clandestina strutturata, composta da cellule autonome che condividono un linguaggio insurrezionale e una strategia precisa.

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Fin dai primi anni Duemila, il FAI/FRI ha mostrato una continuità operativa impressionante. Nel 2003 due ordigni artigianali esplosero vicino alla casa dell’allora presidente della Commissione europea Romano Prodi, segnando l’ingresso pubblico del gruppo nella scena eversiva. Negli anni successivi sono arrivati i plichi esplosivi alle ambasciate di Svizzera e Cile a Roma, nel 2010, episodi che misero in allerta le intelligence europee. Il repertorio si è allargato nel 2011, quando un ordigno fu collocato davanti alla sede romana di Equitalia, nell’ambito di una serie di attacchi contro simboli economici e fiscali dello Stato. La strategia era chiara: colpire infrastrutture, uffici pubblici, istituzioni finanziarie, creando una pressione costante e imprevedibile. Il punto di svolta arrivò nel 2012 con l’attentato contro RobertoAdinolfi, dirigente del settore energetico, gambizzato da un commando che rivendicò l’azione come “Nucleo Olga”.

Un’azione studiata nei dettagli, che dimostrò la capacità della FAI/FRI di condurre attacchi mirati contro persone specifiche ritenute “nemici sociali”. Parallelamente, attorno al nome di Cospito si è consolidato negli anni un vero epicentro dell’insurrezionalismo anarchico, capace di generare reti di supporto, mobilitazioni transnazionali e nuove sigle ispirate. Proprio questa dimensione ha spinto gli Usa a intervenire con decisione. Una mossa politicamente forte che all’atto pratico comporta congelamento dei beni, interdizione totale di sostegno da parte di soggetti americani e, soprattutto, apertura a una cooperazione internazionale rafforzata. Per l’Italia è anche una validazione del lavoro delle forze di sicurezza che da anni denunciano la continuità e la radicalità dell’insurrezionalismo anarchico.

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Esulta su X Zoltan Kovacs, portavoce del premier ungherese Viktor Orbán, che si scaglia contro Ilaria Salis: «La violenta brigata Antifa Ost, insieme alla famigerata Ilaria Salis, ha aggredito persone innocenti in pieno giorno a Budapest nel febbraio 2023. La stessa terrorista che il Parlamento europeo protegge dalle responsabilità con l’immunità parlamentare».Sul tema è intervenuto anche il capo delegazione di Fratelli d’Italia-Ecral Parlamento europeo Carlo Fidanza, che ha sottolineato come tra le organizzazioni terroristiche riconosciute dagli Usa ci siano anche «i compagni di Ilaria Salis, quelli della schifosa “Hammerbande” insieme a cui è stata arrestata e da cui non ha mai preso pubblicamente le distanze. Da lei ormai non ci aspettiamo più nulla, ma chissà se arriveranno almeno due paroline di condanna dalla sinistra “istituzionale” che le ha garantito l’impunità».

A fronte di un’Europa spesso restìa a voler distinguere tra antifascismo democratico e violenza organizzata, gli Usa hanno scelto una linea di lucidità: separare la protesta dalla clandestinità armata. E affermare, senza più esitazioni, che chi usa martelli, bombe, plichi e attacchi indiscriminati non è un attivista: è un terrorista.

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