Tuona, Stefano Bandecchi. La corsa per la presidenza della Campania è al rush finale. Ieri, con un’intervista sul Giornale, ha sferzato l’ex grillino e ora contiano Roberto Fico («È inutile»). Ora Bandecchi, sindaco di Terni, col suo movimento Dimensione Bandecchi allarga il tiro: «In Campania le famiglie non si sentono tutelate né curate. Chi può è costretto a rivolgersi altrove, mentre chi resta subisce i disservizi, un diritto costituzionale violato ogni giorno».
Bandecchi sposta poi l’attenzione sui trasporti: «Treni e bus spesso sono sporchi, in ritardo persino nelle tratte più frequentate. Nell’entroterra i giovani si arrendono e lasciano la loro terra, privando la Campania delle sue energie migliori». Uno dei temi centrali della campagna elettorale è la sicurezza: «È percepita come un bene inaccessibile», dice Bandecchi, «nei quartieri popolari ci si sente abbandonati, con una presenza delle forze dell’ordine sproporzionata rispetto alle esigenze e una criminalità.
Troppi cittadini lamentano una Campania in mano a logiche clientelari e affaristiche che nulla hanno a che fare con il vero interesse pubblico. Condanna il passato ma parla pure di futuro: «La mia idea di Campania si basa su azioni immediate e concrete. Innanzitutto tagliando gli sprechi. Penso ai 200 milioni dei cittadini investiti nell’ospedale di Agropoli, rimasto poi chiuso perché nessuno in Regione si era accorto che non vi fossero medici e infermieri da impiegarvi. Serve impiegare in modo corretto i milioni disponibili perla sanità e la mobilità, offrire trasparenza nell’accesso alle risorse pubbliche e rimettere al centro l’interesse generale». Reddito di cittadinanza? «A chi è in difficoltà offriremo un lavoro di cittadinanza, piccoli servizi da svolgere in favore della collettività».