"Due cose prevedibili", mette subito in chiaro Daniele Capezzone aprendo la sua rubrica "Occhio al caffè", la rassegna stampa politicamente scorrettissima di Libero. Il focus ovviamente è sulle tre elezioni regionali del weekend.
"Prevedibilissimo il largo successo del centrodestra in Veneto con Stefani, gli altrettanti larghi successi del grillino Fico in Campania e del dem Decaro in Puglia. Altrettanto prevedibile il training autogeno che fanno oggi i giornali di sinistra - sottolinea il direttore editoriale di Libero -. Quindi è tutto un allarme Meloni, un avvertimento, la rimonta, siamo in campo, siamo competitivi. Si fanno coraggio e perfino l'intervistatrice di Elly Schlein su Repubblica dice 'ma non sarà esagerata questa...'".
Tra i fenomeni più interessanti "c'è la Cuzzocrea 1, che per mesi ha accompagnato la camminata trionfale della Schlein. Poi dopo le Marche e la Calabria era arrivata la Cuzzocrea 2, 'eh ma così non si va da nessuna parte, e Mamdani qua, Mamdani là...'. Oggi c'è la Cuzzocrea 3, che torna entusiasta e dice 'siamo fortissimi, siamo bellissimi'". Sullo sfondo, il tema dell'astensione e il cantiere sulla legge elettorale. "Da segnalare un'intervista di Maria Elena Boschi ormai in modalità sinistra-centro".
Altro tema, Garofani. "La Russa ieri ha detto che non può rimanere al suo posto. Cosa condivisibile, anche se poi lo stesso La Russa ha ridimensionato. E oggi naturalmente i giornali sono in modalità 'lo stupore del Colle'. Siate stupiti anche voi, eh".
Ucraina: "Il documento è stato rivisto da Usa e Kiev, intesa su 19 punti. Resta il tema però della quota di territorio da cedere e questo è uno dei punti più delicati. Non è detto che si chiuda giovedì".
Occhio al caffè 25 novembre 2025 https://t.co/AnMjpGy1pL
— Daniele Capezzone (@Capezzone) November 25, 2025