"Uniti si stravince". Dopo il "non ci hanno visto arrivare", Elly Schlein conia un altro slogan destinato forse a ritorcesi contro di lei. La segretaria Pd, intervistata da Annalisa Cuzzocrea su Repubblica, celebra in maniera scomposta l'ultima tornata di elezioni regionali e regala una sentenza dai toni quasi grotteschi riguardo a Giorgia Meloni.
Il bilancio elettorale è tutto sommato chiaro: Veneto al centrodestra, Campania e Puglia al centrosinistra. In tutti e tre i casi con margine netto o nettissimo, ma tutto secondo le previsioni della vigilia. Nessuna sorpresa, dunque, nessun exploit. Eppure secondo Elly "è andata meglio delle aspettative. Il riscatto parte da qui, ora hanno terrore", annuncia con enfasi riguardo alla maggioranza, puntando già l'obiettivo sulle prossime elezioni politiche nel 2027.
La premier "Meloni è la vera sconfitta, i cittadini si sono sentiti presi in giro. Ha poco da saltellare". E via di altre frasette a effetto, decisamente sopra le righe. "Io credo che da questa coalizione, la stessa messa in campo in tutte le regioni, non si possa più tornare indietro". Numeri alla mano, Schlein può di certo festeggiare una supremazia sull'alleato Giuseppe Conte, che pur in crisi di voti è riuscito se non altro a piazzare il suo Roberto Fico alla guida della Campania.
"Penso che tutti siamo ormai consapevoli che stare insieme, attorno a un programma condiviso, sia condizione non sufficiente ma necessaria per battere la destra. Il messaggio restituito dalle urne è molto chiaro: l'alternativa c'è ed è competitiva. Il riscatto parte dal Sud e nel 2027 ci farà vincere contro il governo più anti-meridionalista della storia, che vuole spaccare l'Italia con l'autonomia differenziata", aggiunge.
In Campania per la segretaria dem "non ha vinto solo la nostra coalizione, ha perso Giorgia Meloni che oggi ha poco da saltellare. Ha candidato un esponente del governo e suo fedelissimo di FdI. Ha schierato tutti i ministri. Ha fatto una mossa vintage rispolverando il condono di Berlusconi del 2003, ma non ha funzionato. I cittadini hanno capito che li stavano prendendo in giro. E' lei la vera sconfitta, tanto più in Puglia e pure in Veneto, dove sperava di superare la Lega e le è andata male".
Schlein è talmente su di giri da vedere un lato positivo anche nella debacle in Veneto: "Siamo cresciuti di 13 punti rispetto a cinque anni fa. Gli elettori hanno premiato lo sforzo unitario del centrosinistra e noi andremo dritti in questa direzione".