"Per me non è patriottismo andare a Washington a genuflettersi e promettere acquisti di gas liquido". Così il presidente del Movimento Cinque Stelle Giuseppe Conte, durante la sua intervista sul palco di Atreju. Il leader pentastellato è stato interrotto da qualche grido di contestazione e parecchi fischi, a cui ha replicato: "Non vorrei rompere il clima di festa, ma se volevate sentire altra musica, quella che sentite tutti i giorni non dovevate invitarmi". Qualche applauso invece, quando Conte è intervenuto sul Superbonus, chiamando in causa l'ex premier Mario Draghi.
"Da quando è iniziata questa Commissione Covid, non ho mai sentito nominare il nome di Draghi. Avete un problema con Draghi? L'obbligo vaccinale e il green pass sono stati introdotti dal governo Draghi, non da me". Al termine dell'intervista, la platea lo ha salutato con un applauso. Poi, il leader ha fatto il consueto giro tra gli stand, dove ha scattato diverse foto con i militanti di Fratelli d'Italia.
"Noi siamo disponibili a dialogare con Il Pd e con le altre forze progressiste - ha proseguito l'ex presidente del Consiglio -. Se verrà fuori un'alleanza dipenderà solo dai programmi, se ci verranno scritte le nostre battaglie di sempre, dall'etica pubblica alla legalità, alla giustizia ambientale e sociale. Prima il programma, il candidato verrà dopo".