La ghigliottina di martedì 5 marzo sarà ricordata come una delle più discusse. Non tanto perché la parola non si collegava alla cinquina di indizi, quanto per la qualità degli indizi. Ovviamente stiamo parlando de L’Eredità, il quiz show in onda su Rai 1 e condotto da Marco Liorni. Dopo le solite polemiche generate dal nuovo format, che risulta premiare poco le abilità dei concorrenti, i telespettatori si sono scatenati per il gioco finale.
Carico, mio, aspettare, arte, tempi. Queste le cinque parole da legare, grazie a cui il campione Michele avrebbe potuto vincere 22.500 euro. In tantissimi, riuniti nel salotto virtuale di X, hanno provato a indovinare il termine giusto. E alcuni ci sono anche riusciti. La soluzione, trovata correttamente dagli utenti di X, era “figlio”.
Molti sono caduti nel tranello degli autori. Fra le parole più gettonate era infatti finita “segno”, che però è risultata essere errata. Svelata la risposta non sono mancati i messaggi di delusione: “Io stra convinta che la parola fosse segnale e ho urlato ‘al MIO segnale scatenante l’infernoooo’ e invece la parola era “figlio”……. ma vaffa”.
Figlio a carico. Mio Figlio. Aspettare un Figlio. FIGLIO d'arte. Figlio dei tempi. Una spiegazione che però ha scatenato le reazioni indignate dei fan più accaniti e non solo. In particolare, a non aver convinto, è “mio figlio”. Liorni ha chiarito che il collegamento era, banalmente, per fugare ogni dubbio su maschile e femminile. Cosa che però ha mandato ancora più su di giri i telespettatori. “Ma come fa "mio figlio" a essere un collegamento sensato????” ha scritto uno su X. In tanti gli hanno fatto poi eco: “Non ci sono più le ghigliottine di una volta che avevano un senso”. E ancora: “Aggiungerei, come sesta, mign**ta”.
Insomma, nonostante gli ascolti rimangano alti, inizia a esserci un po’ di insofferenza fra gli spettatori. Giochi che faticano a entrare nelle grazie del pubblico e la ghigliottina che sta perdendo il fascino di una volta.