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Colite ulcerosa: remissionepossibile con 'ustekinumab'

Presentati durante il 14° congresso European Crohn’s and colitis organisation (Ecco) i nuovi dati su efficacia e sicurezza di questo farmaco, già usato con successo nel trattamento della malattia di Crohn
di Maria Rita Montebelli domenica 24 marzo 2019

2' di lettura

Una nuova risposta ai bisogni dei pazienti con colite ulcerosa sembra arrivare dal 14° congresso della European Crohn’s and colitis organisation (Ecco): i risultati dello studio di fase III Unifi mostrerebbero che ustekinumab – farmaco già usato nel trattamento della malattia di Crohn – riuscirebbe a mantenere uno stato di remissione clinica a un anno in adulti con colite ulcerosa da moderata a grave. Ottime notizie per chi è affetto da questa malattia dalla sintomatologia dolorosa, non solamente a livello fisico. “La colite ulcerosa è una malattia infiammatoria cronica dell’intestino (Mici) che colpisce in modo specifico il colon - spiega il professor Paolo Gionchetti, responsabile dell’unità di malattie infiammatorie croniche dell’intestino Centro di riferimento regionale, università di Bologna, policlinico Sant’Orsola Malpighi - L’infiammazione colpisce, in particolare, la mucosa del retto e può estendersi a parte o a tutto il colon, potendo determinare iperemia, erosioni e ulcere a seconda della gravità. Questa malattia è caratterizzata dall’alternarsi di episodi acuti seguiti da periodi di remissione clinica e gli obiettivi principali della base della terapia medica sono spegnere l’infiammazione che scatena i sintomi e mantenere la remissione a lungo termine. In Italia, delle circa 250 mila persone colpite da malattie infiammatorie croniche intestinali e circa 130 mila soffrono di colite ulcerosa”. La colite ulcerosa, data la natura dei sintomi, può avere un impatto significativo sulla qualità di vita delle persone che ne soffrono: attività quotidiane come trovare un bagno pubblico e pianificare lunghi periodi di viaggio possono essere incredibilmente difficili. Unifi ha indagato la risposta alla terapia di mantenimento con ustekinumab 90mg, nei pazienti che avevano già avuto una risposta clinica a 8 settimane dopo una singola iniezione intravenosa di ustekinumab. La terapia è consistita in iniezioni sottocutanee con trattamento ogni 8 o 12 settimane. Entro 44 settimane, la remissione clinica è stata ottenuta nel 44 per cento delle persone che ha ricevuto la terapia ogni 8 settimane e nel 38 per cento di quelle che l’hanno ricevuta ogni 12, rispetto al 24 per cento dei pazienti che hanno ricevuto il placebo. Questi risultati sono stati inclusi nella richiesta all’Agenzia europea per i medicinali per l’approvazione di ustekinumab come trattamento per la colite ulcerosa. “Questi risultati confermano ed estendono i risultati di efficacia di ustekinumab già mostrati a 8 settimane al termine dell’induzione - commenta Massimo Fantini, professore associato di gastroenterologia, università 'Tor Vergata' di Roma - La proporzione di pazienti in remissione clinica, infatti, continua a crescere durante l’anno di trattamento fino a riguardare più di un terzo dei pazienti. Non meno rilevante è il dato che circa il 70 per cento dei pazienti che avevano mostrato una risposta iniziale al trattamento mantengono tale risposta dopo un anno di terapia e che circa il 60 per cento dei pazienti con completa remissione della malattia all’inizio del mantenimento mantengono tale stato ad un anno. In sintesi, questi dati mostrano come ustekinumab possa rappresentare un’ulteriore arma per la terapia della rettocolite ulcerosa”. (MATILDE SCUDERI)

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