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‘Tu sei oncologica, vero?’ il cancro in prima persona

Una psicologa, Francesca Masi, narra il proprio vissuto personale da paziente oncologica permettendo al lettore di fare un viaggio dentro l’animo di una persona colpita da tumore
di Maria Rita Montebelli domenica 10 giugno 2018

Francesca Masi

2' di lettura

È difficile raccontare il cancroma e ancora più difficile è forse raccontarlo in prima persona, dando voce a un vissuto inevitabilmente sconvolto dalla questa patologia. Ci riesce però Francesca Masi, una psicologa che vive in prima persona l’esperienza della malattia, e che ci narra lo sconvolgimento emotivo, i piccoli drammi quotidiani, gli inciampi e i successi del percorso di cura. L’autrice è una donna empatica, una professionista e una madre, che generosamente spalanca le finestre del proprio animo e racconta con uno sguardo lucido e appassionato quello che sta vivendo. A comparire tra le pagine del libro, non solo il suo vissuto personale, ma anche gli incontri con medici, pazienti, familiari, amici, altri esseri umani che, a causa della sua malattia, vengono messi a confronto con l’angoscia di morte. Le loro reazioni sono narrate con sagacia dall’autrice che spietatamente mette a nudo l’ipocrisia di alcuni e l’estrema sensibilità e capacità di solidarietà umana di altri. ‘Tu sei oncologica, vero?’ – un libro edito dalla Maria Margherita Bulgarini editore nella collana ‘Medicina narrativa’ - offre a tutti la possibilità di fare un viaggio dentro l’animo di una persona che ha addosso una malattia che fa paura, e di coinvolgersi senza stare male. Il coraggio e la passione per la vita, sono contagiosi e stravincono sempre sulla tristezza e sulla disperazione. Un libro sul tema del cancro, brillante e autoironico, profondo e estremamente delicato, che fa pensare, ridere e commuovere che può anche vantare due contributi di medici specialisti: la prefazione è stata infatti scritta da Alessandro Maria Vannucchi, professore di ematologia, responsabile del Centro di ricerca e innovazione delle malattie mieloproliferative (Crimm) del dipartimento di medicina sperimentale e clinica dell’azienda ospedaliera-universitaria di Firenze. La postfazione ha invece la firma di Stefano Bolognini, psichiatra-psicanalista, past-president della Società psicoanalitica italiana e della International psychoanalytical association. (MATILDE SCUDERI)

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