Aveva analizzato vari virus e aveva predetto che ci sarebbe stata una nuova pandemia, con origine in Cina, un salto di specie dai pipistrelli. Stiamo parlando di David Quammen, il 77enne giornalista scientifico e divulgatore di storie. E adesso è ancora lui a lanciare un nuovo allarme, un'altra pandemia che arriverà dai polli o dai suini (influenza aviaria o suina) e che anche in questo caso sarà colpa dell'uomo.
"Nel mondo - spiega intervistato da La Stampa - ci sono 33 triliardi di polli (un triliardo sono mille miliardi, ndr) negli allevamenti intensivi, in condizioni che porteranno inevitabilmente a un salto di specie. In certe zone rurali dell'America gli allevatori organizzano competizioni tra i bambini, a cui viene affidato un maialino che viene cresciuto come un animale domestico. Se fai dormire un bambino con un maiale, quanto aumenta la probabilità che una influenza suina si trasmetta all'uomo?".
Ma quella di una nuova pandemia non è l'unica previsione preoccupante dell'esperto. A suo dire, e dopo aver studiato per anni il genoma, "il trasferimento genico orizzontale trasmette l'ereditarietà tra i vari regni animali e non solo in verticale dai genitori alla prole". Ecco allora che è questa la ragione per cui una parte del nostro Dna viene dai virus. Pezzi di genoma di una specie possono essere trasferiti a un'altra specie da un virus. Da qui l'inquietante avvertimento: "Secondo alcune rilevazioni il cancro sarebbe già trasmissibile come un virus tra animali e in futuro potrebbe succedere tra umani".