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‘I giovani e le scienze 2018’ ecco i rappresentanti italiani

Si è svolta a Milano la selezione dei partecipanti al prestigioso concorso voluto dalla Commissione europea. I nostri neoArchimede sono Tre studenti di Torino e tre studenti di Rimini
di Maria Rita Montebelli sabato 31 marzo 2018

3' di lettura

Una innovativa applicazione per gli ipovedenti, una app per ridurre lo spreco alimentare; un particolare sistema con sensori per la schiena che sostituisce il busto rigido per consentire ad un compagno di scuola di vivere meglio; uno studio su uno stent pericardico auto-espandibile che riduce i problemi post-operatori; un  sistema per monitorare la salute delle nostre piante, un metodo per segnalare on line chi parcheggia in modo inappropriato nelle aree per disabili, ma anche un nuovomodello sperimentale per monitorare nel tempo lo stato di conservazione dell’olio di oliva; ed un  gessetto che purifica le acque. Sono queste alcune delle invenzioni del concorso europeo ‘I giovani e le scienze’ 2018 della  Commissione europea presso la Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche (Fast). Tre studenti di  Torino e tre studenti di Rimini sono stati selezionati come migliori per rappresentare l’Italia alla finale europea: molte le invenzioni utili e particolari premiate a Milano il 26 marzo alla selezione italiana: “sono ragazzi e ragazze di età compresa tra i 14 e i 21 anni provenienti da tutta Italia - dice Alberto Pieri, segretario generale della Fast, che organizza ogni anno la selezione italiana per la direzione generale ricerca della commissione europea - i giovani neoArchimede spesso partono da problemi concreti della vita quotidiana, realizzano prototipi utili al prossimo e vengono premiati per le loro invenzioni e studi di qualità con borse di studio e viaggi, oltre a partecipare i migliori alla selezione europea che si svolgerà a Dublino dal 14 al 19 settembre 2018 e a vincere 7 mila euro”. “La scienza e la ricerca sono fondamentali per il futuro dell'Europa -dice il dottor Massimo Gaudina, capo rappresentanza a Milano della Commissione europea - Investire sui giovani talenti non è un lusso ma un bisogno essenziale per assicurare il progresso  e la crescita economica delle nostre società. Per questo motivo la Commissione europea continua a investire in programmi di ricerca, come Horizon 2020, per valorizzare le eccellenze e preparare il nostro futuro e la direzione generale ricerca realizza ogni anno ‘I giovani e le scienze’”. Si tratta del concorso più prestigioso a livello europeo in quanto voluto dal Parlamento europeo,  dalla Commissione europea e dal Consiglio europeo. I progetti riguardano tutte le materie: da quelle umanistiche a quelle scientifiche e tecniche e anche quest’anno sono estremamente interessanti. Nei suoi 30 anni di edizioni, ha raggiunto in totale ben 2401 progetti presentati da 5412 ragazze e ragazzi italiani partecipanti con ben 867 lavori selezionati per le finali, realizzati da 1827 studenti. Si tratta dell’Italia che cresce; rappresentano i veri talenti e molti di loro negli anni hanno anche brevettato le loro invenzioni e avviato delle start up estremamente innovative. “Per l’edizione 2018 sono arrivati contributi proposti da studenti di molte regioni italiane - spiega il presidente della Fast Roberto Cusolito - La mostra aperta al pubblico ha incluso anche 6 lavori ospitati per la mostra, provenienti da Belgio, Brasile, Messico, Olanda, Russia e Spagna. Le regioni rimaste in gara per la selezione italiana 2018 sono state 10 con capofila il Piemonte con 10 proposte; seguono Emilia Romagna e Lombardia con 3 progetto; il Friuli Venezia Giulia, le Marche e la Sardegna partecipano con 2 lavori; sono stati selezionati per qualità anche un progetto per le seguenti regioni Trentino Alto Adige, Toscana, Puglia e Campania. La manifestazione si onora del Premio di rappresentanza del presidente della Repubblica”. Quest’anno è stato lanciato, in collaborazione con Salvetti foundation, anche il ‘Forum giovani scienziati’, ovvero una realtà di sinergia tra i nuovi partecipanti al concorso e quelli delle edizioni precedenti che formano una vera community di cervelli di qualità che collaborano tra loro e rappresentano la vera Italia del presente e del futuro della ricerca e dell’innovazione. (MATILDE SCUDERI)

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