CATEGORIE

Il cervello modifica e cancella i ricordi peggiori

Secondo due ricerche, la emoria possiede funzioni specifiche per rielaborare o addirittura rimuovere gli eventi del passato
di Leonardo Diana domenica 23 settembre 2012

2' di lettura

La memoria del cervello funziona come una sorta di "telefono senza fili" e ogni volta che riporta alla mente un evento lo modifica un pò. Il risultato sarà che col passare del tempo, la memoria avrà completamente stravolto l'evento originale. La scoperta è di uno studio della Northwestern University pubblicato sul Journal of Neurosciencè. Ricordare un evento vuol dire anche alterarne il ricordo originale e, con l'avanzare degli anni, ogni ricordo sarà il frutto di una successiva elaborazione che sarà ulteriormente trasformata e sarà la base su cui torneremo a ricordare lo stesso evento che apparirà alla fine totalmente distante da ciò che è realmente accaduto. "Quando le persone sostengono di ricordare esattamente cosa hanno vissuto mi scappa da ridere", ha spiegato l’autrice dello studio Donna Bridge che prosegue: "La nostra memoria non è affatto statica. Se ricordiamo un evento alla luce di un nuovo contesto e di un periodo diverso della nostra vita la memoria tende a integrare dettagli differenti e inediti" Non solo modifica ma cancella - Se il precedente studio affermava che il cervello modifica i ricordi, un altro, questa volta dell’Università di Uppsala e pubblicato da Sciencè ha rivelato che le emozioni molto forti e ad alto impatto appena provate possono essere addirittura cancellate dal cervello. Nello studio i ricercatori hanno mostrato una foto neutra ad alcuni soggetti somministrando allo stesso tempo una scossa elettrica. In questo modo la figura suscita paura, e un ricordo pauroso viene formato nel cervello, che viene riattivato mostrando la foto senza la scossa. In una parte dei partecipanti il processo di riattivazione del ricordo è stato impedito con la presentazione ripetuta della foto, mentre nell’altro è stato completato. Come illustrato dagli autori della ricerca: "In pratica ripresentando subito e più volte la foto il ricordo pauroso viene rimosso, e la foto torna a essere neutra. Il processo è visibile anche attraverso una risonanza magnetica, in cui si vede svanire il ricordo dalla parte del cervello che immagazzina le informazioni legate alla paura, cioè il nucleo dell’amigdala nel lobo temporale". A lungo termine, aggiungono i ricercatori, questa scoperta potrebbe essere usata "per migliorare il trattamento di chi soffre di ansia legata a fobie o a stress post traumatico".  

tag
cervello
studio
memoria
ricerca
universita
cancellare
rielaborare
ricordi
emozioni
scienza

Occhio Cioccolato fondente riduce il rischio cardiovascolare e la microcircolazione cerebrale

Parla Ermanno Leo Tumore al colon-retto, i segnali da non sottovalutare

Sogni che si avverano Scienza, carriera e amore: è boom di mamme over 50

Ti potrebbero interessare

Cioccolato fondente riduce il rischio cardiovascolare e la microcircolazione cerebrale

Paola Natali

Tumore al colon-retto, i segnali da non sottovalutare

Paola Natali

Scienza, carriera e amore: è boom di mamme over 50

Claudia Osmetti

Cervello, potenziare la memoria senza farmaci e chirurgia: il metodo che cambia il quadro

Lorenzo Mattia Berlusconi, trionfo a 15 anni nel primo match con la Federazione pugilato

Debutto positivo per Lorenzo Mattia Berlusconi, che al PalaPagnini fa il suo ingresso ufficiale nel pugilato federale im...

Musica, torna Battiato: nuova versione instrumental di "Voglio vederti danzare"

Federico Mecozzi interpreta Battiato al violino e al pianoforte. È uscita oggi la nuova versione strumentale di V...
Daniele Priori

Borghi, sul decreto armi attendiamo cambiamenti ma il governo non rischia

"Personalmente lo ritengo un azzardo e un'imprudenza e bene ha fatto il governo italiano a mettere i puntini su...

Umbria, Lega e Fdi incalzano Proietti: 226 mila euro all’hotel della cognata e del marito della presidente

Nella seduta di giovedì 11 dicembre il Consiglio regionale dell’Umbria ha discusso, nella seduta di gioved&...
Redazione