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"The Blockchain solution": esperti digitali e big player a confronto

di Davide Locano domenica 27 ottobre 2019

2' di lettura

A partire dal 2023 la quantità di dati creati e diffusi ogni anno raggiungerà la cifra record di 100 zettabyte. Lo zettabyte (ZB) è un’unità di misura della quantità di dati pari a un triliardo (ovvero a mille miliardi di miliardi) di byte. Si tratta di una mole di informazioni senza precedenti, che aumenta in maniera esponenziale e che rappresenta l’elemento fondamentale di un’industria che produce, nel mondo, oltre 3 trilioni di dollari l’anno. È evidente dunque come i dati rappresentino un asset economico di enorme valore, che deve essere protetto attraverso strumenti normativi e tecnologici adeguati alla continua evoluzione dei modelli di business. Se ne discute in occasione della 41ma Conferenza Internazionale dei Garanti della Privacy e Tutela dei Dati (ICDPPC) 2019 all’interno del Side Event “The Blockchain solution: data sharing for a better protection”, organizzato da Consulcesi Tech, provider tecnologico di riferimento nella tecnologia Blockchain e nelle sue applicazioni pratiche. La tavola rotonda ruota attorno ad un concetto base: la tecnologia Blockchain può essere l’infrastruttura abilitante di un modello che consenta il pieno controllo sulla gestione dei propri dei dati personali. Il Side Event si apre con il saluto istituzionale di Edi Rama, Primo Ministro della Repubblica dell’Albania, e registra gli interventi di alcuni importanti esponenti delle istituzioni e del settore: Massimo D’Alema, Presidente della Fondazione di cultura politica “Italianieuropei”; Davide Casaleggio, Presidente Casaleggio Associati; Luigi Neirotti, associate partner di Studio Legale Tributario EY; Kara Sutton, Privacy and Public Policy Manager di Facebook; Luca Bolognini, Founding Partner dello Studio ICT Legal e Presidente dell’Istituto Italiano per la Privacy; Jörn Erbguth, Head of Technology Insights presso il Geneva Macro Labs e docente presso l’Università e la Scuola di diplomazia di Ginevra. «È chiaro che il modello della mera protezione del dato non è compatibile con gli attuali e futuri cambiamenti tecnologici – spiega Gianluigi Pacini Battaglia, CEO di Consulcesi Tech –. Occorre dunque trovare un sistema che consenta alle persone di detenere il controllo delle informazioni e di permetterne il trasferimento delle stesse in piena trasparenza e consapevolezza, magari dietro congrua remunerazione. La tecnologia Blockchain offre infatti le migliori e più concrete risposte alle criticità che i nuovi modelli di business legati della data economy hanno fatto emergere». Secondo questo paradigma, dunque, il diritto fondamentale alla protezione dei propri dati personali si sostanzia sempre di più nella trasparenza dell’uso che ne viene fatto: «Per un’industria che non brucia più carbone ma dati – conclude Pacini Battaglia – la risposta non è cercare di creare barriere sempre più complesse che ne limitino la diffusione ma piuttosto dare a chi trasferisce i propri dati personali a soggetti terzi, che li utilizzano a fini commerciali, strumenti per decidere consapevolmente e liberamente. Noi di Consulcesi Tech chiediamo questo».

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