Da quasi 80 anni ci s’interroga sugli UFO, la sigla inglese per “oggetti volanti non identificati”. Ieri, come ogni 2 luglio, è stata celebrata la “Giornata mondiale degli UFO”. Richiamo simbolico che invita governi ed esperti a proseguire le ricerche con serietà, per capire se davvero i cieli della Terra siano solcati da veicoli di civiltà esterne al nostro pianeta. La data scelta è quella del 2 luglio 1947, quando negli Stati Uniti, vicino alla base aerea di Roswell, nel deserto del Nuovo Messico, sarebbe precipitato un disco volante il cui relitto e i cui occupanti, umanoidi morti, sarebbero stati recuperati in segreto dai militari americani. Probabilmente, quella di Roswell fu una leggenda alimentata da faciloneria dei giornali dell’epoca e rinfocolata negli anni Novanta da presunte rivelazioni di sedicenti “ex-ingegneri” della base segreta dell’Area 51 come Bob Lazar.
L’ipotesi più probabile è che a Roswell fosse precipitato un pallone aerostatico, fatto passare per «pallone sonda meteorologico», in realtà un pallone-spia del segretissimo Progetto Mogul, con cui l’aviazione americana mandava nella stratosfera strumenti acustici in grado di rilevare a distanza i boati delle prime bombe atomiche sovietiche. Silenzi e depistaggi dovevano coprire il Progetto Mogul e il fatto che proprio a Roswell era dislocato l’unico stormo dell’US Air Force, il 509° Group, di bombardieri Boeing B-29 capaci di sganciare le prime atomiche americane. L’intreccio fra UFO e militari è fitto.
Nell’Area 51 del Nevada sono stati spesso segnalati strani velivoli, in seguito rivelatisi i più segreti aerei dell’aviazione USA. Come l’aereo spia supersonico Lockheed A-12, poi divenuto SR-71 Blackbird, che vi fu sperimentato fin dal 1962. Poi nel 1981 il primo aereo invisibile ai radar, il Lockheed F-117, spigoloso triangolo simile a un prisma. Avvistamenti di UFO triangolari in Belgio nel 1990 sono forse spiegabili con le prime operazioni di schieramento in Europa di F-117, avvenute di notte. Anche il bombardiere ad ala volante Northrop B-2 Spirit, lo stesso che ha bombardato l’Iran nel giugno 2025, se visto da certe angolazioni, specie di fianco, pare un disco volante. Quando venne presentato nel 1988 era ammantato di mistero. La medesima struttura ad ala volante, ai tempi prematura, era stata utilizzata dalla Northrop per altri due bombardieri nel dopoguerra, l'YB-35 a elica e l’YB-49 a getto, attivi dal 1946 al 1950, proprio quando esplosero i primi avvistamenti di dischi. Ma da qui a ricondurre l’intero fenomeno alle trame dei militari di Washington, ce ne corre.
L’US Air Force ha sempre saputo che molte stranezze nei cieli non parevano “farina” terrestre. Già nel 1952 varò un’inchiesta ufficiale, il Progetto Blue Book, che si chiuse nel 1969 dopo aver studiato 12.618 casi. Lo staff del Blue Book ne attribuì la maggioranza a percezioni alterate di aerei, nuvole, uccelli, palloni, corpi celesti. Ma ammise 701 casi “inspiegabili”, alcuni corredati da presunti “atterraggi” e creature uscite dai dischi. Fra i collaboratori del Blue Book spiccava l’astronomo Josef Allen Hynek, uno dei primi studiosi seri dell’argomento. Fu lui a inventare la classificazione degli “incontri ravvicinati”, in base alla distanza fra oggetto e testimone, alle tracce lasciate e all’eventuale presenza di entità animate. Gli americani non hanno mai abbassato la guardia e dal 2022 la loro nuova agenzia che indaga sul fenomeno è la AARO, o All-Domain Anomaly Resolution Office.
Il governo americano ha riconosciuto 143 avvistamenti di UFO effettuati dal 2004 al 2021 non da comuni cittadini, bensì da esperti militari dell’aviazione e della marina, come quei piloti di F-18 Hornet che nel 2014, durante esercitazioni sopra Virginia Beach, sono stati inseguiti da velocissimi oggetti di natura ignota, troppo potenti per essere droni. In tutto questo, l’Italia non è da meno, dato che fin dal 1978 l’allora primo ministro Giulio Andreotti incaricò l’Aeronautica Militare, in particolare il Reparto Generale Sicurezza, di raccogliere le testimonianze più attendibili di UFO nel nostro paese, tantopiù che quell'anno ci fu un’ondata di denunce. Ancor oggi, i casi più interessanti su cui indaga l’Aeronautica italiana vengono citati sul bollettino OVNI del suo sito istituzionale. Fra i più recenti, la sera del 26 novembre 2024, «numerosi oggetti con scia luminosa arancione» visti sorvolare Pomezia in direzione Nordovest provenienti da Sud, a velocità di 500 km/h e quota di 1000 metri. Chi gioca nei nostri cieli? Domanda ancora inevasa.