Dopo il Millennium Bug, il "Mobilegeddon", (poco) simpatico gioco di parole che suona un po' come "giorno del giudizio" per i dispositivi mobile. Per molti, almeno: domani, martedì 21 aprile, Google aggiornerà il suo algoritmo di ricerca su mobile e rischia di creare un terremoto in rete. Tranquilli, però, perché le conseguenze peggiori le subiranno i gestori di quei siti non ottimizzati o mal ottimizzati per smartphone e tablet. Di fatto, i siti meno new generation saranno difficilmente raggiungibili o patiranno intoppi come testi troppo piccoli e link non accessibili, con conseguente preventivato crollo degli accessi. Che, contando il mobile su una crescente fetta di mercato web (oggi siamo già al 60%), si tradurrà in un crollo dei possibili introiti sotto forma di pubblicità o direttamente di acquisti. Secondo il Corriere della Sera, che cita una ricerca della società di mobile marketing Somo, il Mobilegeddon potrebbe fare vittime illustri come il sito di Ryanair o quello di Windows Phone, non ancora pronti alle modifiche annunciate da Google.