L'organizzazione mondiale della sanità continua a seguire con attenzione e apprensione quanto accade in merito all'emergenza coronavirus. Il focolaio più preoccupante al momento è proprio quello dell'Italia, al punto che l'Oms ha deciso di modificare la valutazione del rischio di diffusione e di impatto del Covid-19 da alto a molto alto a livello globale. "Da ieri - ha spiegato Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale - cinque Paesi hanno riportato i loro primi casi di coronavirus. Tutti questi casi hanno legami con l'Italia". Insomma, tra il Bel Paese e la Cina c'è stata una sorta di "staffetta", dato che in Asia nelle ultime 24 ore sono state registrati 329 nuovi casi di Covid-19, "il numero più basso in oltre un mese". Questo però non significa che adesso il dito deve essere puntato contro l'Italia: "Non bisogna fare retorica - precisa il direttore generale dell'Oms - nessun Paese è responsabile di un'epidemia, nemmeno gli animali hanno colpa se diffondono un virus. Bisogna fare attenzione al linguaggio che usiamo in questo momento di difficoltà, perché lo stigma non sarebbe di alcun aiuto". Per approfondire leggi anche: "La vera origine dei contagi", lo studio italiano fa chiarezza