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Televisione, la nuova tecnologia nel 2021: ecco quali apparecchi saranno inutilizzabili

di Benedetta Vitetta venerdì 25 dicembre 2020

3' di lettura

Se ne parla da tempo, ma ora il conto alla rovescia per la nuova televisione del futuro è partito e riguarda sia il digitale terrestre sia il satellite. E per non restar tagliati fuori senza poter più vedere trasmissioni e canali preferiti, diversi milioni di italiani dovranno mettersi al passo coi tempi. Ma cosa accadrà nei prossimi mesi e come dovremmo comportarci per restare collegati al mondo? Partiamo dal satellite: qui le prime piccole grandi novità sono dietro l'angolo (alcune sono già partite). Quasi tutti i canali satellitari cambieranno l'attuale standard di trasmissione, il DVB-S, e passeranno in DVB-S2 (acronimo di Digital Video Broadcasting Satellite 2), che prevede trasmissioni solo in alta definizione (HD) e in 4K. Dal 3 dicembre già cinque canali (Nove, DMAX, Real Time, Cielo e Tv8) trasmettono soltanto in HD, e altri due (K2 e Frisbee) sono visibili solo con un dispositivo HD o 4K. 

In più da domani sarà la volta dei 23 canali dei TG Regionali Rai, mentre il 31 dicembre sarà Mediaset a trasmettere tutti i canali digitali via satellite (Iris, La5, Mediaset Extra, Mediaset Italia 2, Tgcom24, 20 Mediaset, TopCrime, Focus, Cine34 e Boing) e solo in alta qualità (DVB S2). Sempre il 31 dicembre anche Cartoonito e LA7d passeranno al DVB-S2, mentre durante il 2021 faranno lo stesso quasi tutte le altre emittenti. E che occorre fare per sapere se la tv è compatibile? Basta collegarsi a un qualsiasi canale in HD (ad esempio Rai1 HD): se si è già in grado di vederlo, non occorre far nulla, in caso contrario due le scelte possibili: optare per un cambio di decoder o acquistare un nuovo televisore per chi ne ha uno comprato prima del 2017. Anche gli utenti Tivùsat dovranno verificare se il decoder satellitare è compatibile con le trasmissioni digitali di seconda generazione e per continuare a vedere su Tivùsat i canali transitati al nuovo standard sarà necessario avere o un decoder satellitare HD o 4K o un televisore certificato "la Tivù" o "la Tivù4K" con CAM Tivùsat. 

Insomma chi ha un vecchio decoder Tivùsat a bassa definizione, da fine anno non vedrà più 44 canali e le Radio Rai. «Quello che offriamo è una tecnologia sicura» racconta Luca Balestrieri, consigliere delegato di Tivùsat, «grazie al satellite possiamo arrivare dappertutto persino nei luoghi più difficili da raggiungere o nelle valli più sperdute per non lasciar indietro nessuno. In questi mesi di lockdown abbiamo visto aumentare, attraverso la piattaforma satellitare Tivùsat, il consumo di tv generalista e specializzata. E ci siamo resi conto» ha proseguito il top manager, «che la tivù ha fatto compagnia portando spesso anche un po' di spensieratezza a molti italiani. Credo che il satellite sarà il protagonista della tivù degli anni Venti portando con sé una qualità visiva migliore grazie all'alta definizione e un'ampia offerta di canali: per questo credo che una delle scelte migliori da fare, tra l'altro anche una delle più economiche, sia dotarsi di una CAM e di una parabola per passare a Tivùsat e stare tranquilli per sempre senza doversi preoccupare dei cambi tecnologici futuri». 

E i numeri stanno dando ragione a Tivùsat visto che a fine novembre le smart card attivate erano circa 3,9 milioni: ricordiamo che già oggi Tivùsat offre ai clienti 80 canali in HD, tra italiani ed internazionali, oltre a vari canali in 4k. Ma ritorniamo al passaggio verso la tivù del futuro: come stabilito dalle norme Ue, anche in Italia arriverà la nuova piattaforma del digitale terrestre di ultima generazione. Il passaggio avverrà in due fasi: la prima nel settembre 2021 e la seconda nel giugno 2022. E da tali date non sarà più possibile la ricezione delle trasmissioni tivù se non con apparecchi di nuova generazione. Proprio per venire incontro a milioni di famiglie che si troveranno in casa una tivù o un decoder obsoleto, il Ministero dello Sviluppo Economico ha previsto una forma d'aiuto per i consumatori attraverso l'erogazione di un Bonus Tv, che sarà riconosciuto come sconto sul prezzo di vendita del nuovo tv o decoder. Il Bonus avrà un valore fino a 50 euro, è già disponibile e lo sarà fino al 31 dicembre 2022 o all'esaurimento delle risorse stanziate (151 milioni di euro). Valido solo per un apparecchio, potrà essere richiesto dalle famiglie con Isee fino a 20mila euro. 

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