Evoluzione

Televisione, la nuova tecnologia nel 2021: ecco quali apparecchi saranno inutilizzabili

Benedetta Vitetta

Se ne parla da tempo, ma ora il conto alla rovescia per la nuova televisione del futuro è partito e riguarda sia il digitale terrestre sia il satellite. E per non restar tagliati fuori senza poter più vedere trasmissioni e canali preferiti, diversi milioni di italiani dovranno mettersi al passo coi tempi. Ma cosa accadrà nei prossimi mesi e come dovremmo comportarci per restare collegati al mondo? Partiamo dal satellite: qui le prime piccole grandi novità sono dietro l'angolo (alcune sono già partite). Quasi tutti i canali satellitari cambieranno l'attuale standard di trasmissione, il DVB-S, e passeranno in DVB-S2 (acronimo di Digital Video Broadcasting Satellite 2), che prevede trasmissioni solo in alta definizione (HD) e in 4K. Dal 3 dicembre già cinque canali (Nove, DMAX, Real Time, Cielo e Tv8) trasmettono soltanto in HD, e altri due (K2 e Frisbee) sono visibili solo con un dispositivo HD o 4K. 

In più da domani sarà la volta dei 23 canali dei TG Regionali Rai, mentre il 31 dicembre sarà Mediaset a trasmettere tutti i canali digitali via satellite (Iris, La5, Mediaset Extra, Mediaset Italia 2, Tgcom24, 20 Mediaset, TopCrime, Focus, Cine34 e Boing) e solo in alta qualità (DVB S2). Sempre il 31 dicembre anche Cartoonito e LA7d passeranno al DVB-S2, mentre durante il 2021 faranno lo stesso quasi tutte le altre emittenti. E che occorre fare per sapere se la tv è compatibile? Basta collegarsi a un qualsiasi canale in HD (ad esempio Rai1 HD): se si è già in grado di vederlo, non occorre far nulla, in caso contrario due le scelte possibili: optare per un cambio di decoder o acquistare un nuovo televisore per chi ne ha uno comprato prima del 2017. Anche gli utenti Tivùsat dovranno verificare se il decoder satellitare è compatibile con le trasmissioni digitali di seconda generazione e per continuare a vedere su Tivùsat i canali transitati al nuovo standard sarà necessario avere o un decoder satellitare HD o 4K o un televisore certificato "la Tivù" o "la Tivù4K" con CAM Tivùsat. 

Insomma chi ha un vecchio decoder Tivùsat a bassa definizione, da fine anno non vedrà più 44 canali e le Radio Rai. «Quello che offriamo è una tecnologia sicura» racconta Luca Balestrieri, consigliere delegato di Tivùsat, «grazie al satellite possiamo arrivare dappertutto persino nei luoghi più difficili da raggiungere o nelle valli più sperdute per non lasciar indietro nessuno. In questi mesi di lockdown abbiamo visto aumentare, attraverso la piattaforma satellitare Tivùsat, il consumo di tv generalista e specializzata. E ci siamo resi conto» ha proseguito il top manager, «che la tivù ha fatto compagnia portando spesso anche un po' di spensieratezza a molti italiani. Credo che il satellite sarà il protagonista della tivù degli anni Venti portando con sé una qualità visiva migliore grazie all'alta definizione e un'ampia offerta di canali: per questo credo che una delle scelte migliori da fare, tra l'altro anche una delle più economiche, sia dotarsi di una CAM e di una parabola per passare a Tivùsat e stare tranquilli per sempre senza doversi preoccupare dei cambi tecnologici futuri». 

E i numeri stanno dando ragione a Tivùsat visto che a fine novembre le smart card attivate erano circa 3,9 milioni: ricordiamo che già oggi Tivùsat offre ai clienti 80 canali in HD, tra italiani ed internazionali, oltre a vari canali in 4k. Ma ritorniamo al passaggio verso la tivù del futuro: come stabilito dalle norme Ue, anche in Italia arriverà la nuova piattaforma del digitale terrestre di ultima generazione. Il passaggio avverrà in due fasi: la prima nel settembre 2021 e la seconda nel giugno 2022. E da tali date non sarà più possibile la ricezione delle trasmissioni tivù se non con apparecchi di nuova generazione. Proprio per venire incontro a milioni di famiglie che si troveranno in casa una tivù o un decoder obsoleto, il Ministero dello Sviluppo Economico ha previsto una forma d'aiuto per i consumatori attraverso l'erogazione di un Bonus Tv, che sarà riconosciuto come sconto sul prezzo di vendita del nuovo tv o decoder. Il Bonus avrà un valore fino a 50 euro, è già disponibile e lo sarà fino al 31 dicembre 2022 o all'esaurimento delle risorse stanziate (151 milioni di euro). Valido solo per un apparecchio, potrà essere richiesto dalle famiglie con Isee fino a 20mila euro.