Dopo la denuncia della pallavolista

Vaccino, scoppia il caso pericarditi dopo il siero: i veri numeri sull'effetto collaterale, chi rischia di più

Dopo la denuncia di Francesca Marcon, 38 anni, che dopo aver ricevuto il vaccino Pfizer si è ammalata di pericardite e non ha potuto partecipare al precampionato, è scoppiato il caso su questo "effetto collaterale" e sulla presunta pericolosità nei più giovani anche perché altri atleti in alcuni Paesi europei  sostengono di avere contratto la pericardite dopo la vaccinazione. I numeri, al momento, rivela Il Tempo, sono bassi. Per quanto riguarda l'Italia ci si deve basare sull'ultimo rapporto Alfa sugli eventi avversi alla vaccinazione che cita genericamente sulla platea di chi ha ricevuto uno o due dosi: "Molto rare sono le paralisi del facciale, le reazioni anafilattiche e la miocardite/pericardite (il cui tasso è rispettivamente 5, 4 e 3 casi ogni milione di dosi somministrate)". Quindi 3 casi di miocardite o pericardite ogni milione di vaccinati.

 

 

Stessa situazione nell'analisi sulla fascia di età 12-19 per cui però le vaccinazioni sono ancora relativamente scarse: "Fra gli eventi avversi molto rari rientrano la miocardite e la pericardite acuta (3 casi ogni milione di dosi somministrate)", osserva ancora l'Aifa. In Italia dunque si registrano 3 casi ogni milione di vaccinati.

 

 

Risulta più dettagliato l'ultimo rapporto MHRA sul Regno Unito, che registra numeri decisamente più alti sia pure sempre di poche unità ogni milione di inoculazioni. "Nel Regno Unito il tasso di segnalazione complessivo per miocardite, dopo sia la prima che la seconda dose, è di 5,0 casi per milione di dosi di Pfizer/BioNTech e per la pericardite (incluse pericardite virale e pericardite infettiva) il tasso di segnalazione complessivo è di 4,3 casi per milione di dosi di Pfizer /BioNTech", si legge. Più alti i casi conseguenti al vaccino Moderna: "Il tasso di segnalazione complessivo per la miocardite è di 16,6 per milione di dosi e per la pericardite di 14,0 per milione di dosi". Mentre per AstraZeneca - il più utilizzato nella prima fase in Gran Bretagna - "il tasso complessivo di segnalazione per miocardite (inclusa miocardite virale e miocardite infettiva) è di 2,0 per milione di dosi e per pericardite (inclusa pericardite virale) è di 3,1 per milione di dosi".