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Usa, nel mirino Meta: "Danni ai bambini", la causa contro il colosso

La maggior parte degli Stati degli Usa, 41 in totale, si uniscono contro Meta, la società cui fanno capo Instagram, Facebook, WhatsApp e Messenger. Il motivo? Avrebbe utilizzato le funzioni dei propri social network per attirare i bambini sulle sue piattaforme. L'azione legale è guidata da Colorado e California, ma è stata presentata congiuntamente da altri Stati. Il caso, per modalità e portata dei ricorrenti, è senza precedenti

Nelle carte dell'atto di citazione si afferma che Meta ha violato le leggi sulla protezione dei consumatori. Secondo gli Stati, avrebbe infatti "progettato caratteristiche del prodotto psicologicamente manipolative per indurre i giovani utenti a un uso compulsivo e prolungato". Basti pensare a funzioni come lo "scroll infinito" e agli avvisi persistenti usati per attirare i giovani utenti. Inoltre, i procuratori generali hanno anche accusato il colosso del web di aver violato una legge federale sulla privacy online dei bambini e di aver raccolto illegalmente "i dati personali dei suoi utenti più giovani" senza il permesso dei genitori:

 

 

Immediata la replica di Meta, per mano del suo portavoce Andy Stone: "Siamo delusi dal fatto che, invece di lavorare in modo produttivo con le aziende di tutto il settore per creare standard chiari e adeguati all'età per le numerose app utilizzate dagli adolescenti, i procuratori generali abbiano scelto questa strada".