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Pressione alta: ecco i segnali da non sottovalutare mai

di Paola Natali lunedì 10 novembre 2025

3' di lettura

La pressione alta, definita anche “il killer silenzioso" colpisce in Italia un italiano  su tre e spesso chi soffre di ipertensione tende a non senza saperlo. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità  il 31% degli italiani  hanno l'ipertensione, e quasi uno su cinque il 17% ha valori definiti al limite. Abbiamo parlato di “killer silenzioso“ poiché spesso la pressione alta non dà segni finché non è in un stadio avanzato ed è un importante fattore di rischio per malattie cardiovascolari, malattie renali croniche e decadimento cognitivo. La buona notizia è che in molti casi può essere prevenuta o controllata semplicemente correggendo alcune cattive abitudini.

"I valori ottimali della pressione sono 120 per la massima e 80 mmHg per la minima - spiega Cristina Giannattasio, direttrice della Cardiologia 4 - Diagnostica e Riabilitativa dell’Ospedale Niguarda di Milano - si parla di ipertensione quando i valori, misurati nello studio del medico, superano stabilmente 140/90 mmHg, mentre valori tra 130-139 per la massima e 85-89 per la minima indicano una condizione ai limiti o di pre-ipertensione”. Controllarsi periodicamente è fondamentale, anche in assenza di sintomi, perché spesso la pressione alta non dà segnali fino a quando non provoca danni. E' inutile però farlo tutti i giorni, a meno che il medico non decida diversamente: anzi, di norma è sufficiente controllarla una volta alla settimana, preferibilmente sempre alla stessa ora e nelle stesse condizioni (in un luogo tranquillo, dopo almeno 5 minuti di attesa seduti), e tenere traccia dei valori nel tempo. Un buon suggerimento, se la misuriamo a casa, è quello di ripetere la misura 2-3 volte, dato che la manovra in sé tende ad aumentare leggermente i risultati. Misurarla ai cambi di stagione, invece, consente di identificare eventuali cambiamenti e di segnalarli al medico curante.

Uno stile di vita sano può aiutare a controllare e rallentare l’insorgenza dell'ipertensione: niente fumo, più movimento fisico e lotta ai chili di troppo. “L’esercizio fisico regolare – spiega Giannattasio – è uno dei rimedi più efficaci. Bastano 30 minuti di attività moderata al giorno, come camminare a passo sostenuto, andare in bicicletta, nuotare o fare ginnastica dolce. L’importante è essere costanti e scegliere un’attività piacevole e sostenibile nel tempo”. Un ruolo chiave è svolto anche dall’alimentazione. “Esistono cibi che aiutano a regolare la pressione perché ricchi di potassio, il minerale che favorisce l’eliminazione del sodio in eccesso. Ne sono ricchi frutta, verdura, legumi, pesce, cereali integrali e frutta secca. Da limitare, invece, il consumo di sale: non più di 5 grammi al giorno, soglia che spesso si supera inconsapevolmente. Molti alimenti lo contengono in grandi quantità, come verdure conservate, dadi da brodo e parecchi cibi confezionati. Per questo - conclude la specialista - è consigliabile non aggiungere sale nel piatto, scegliere prodotti a basso contenuto di sale o senza sale, e usare erbe aromatiche o spezie come alternativa per insaporire i piatti”. Dormire bene e ridurre lo stress, infine, contribuiscono a ridurre il rischio di ipertensione e a proteggere cuore, cervello e reni: pochi, semplici passi per garantire una migliore qualità di vita e una pressione sotto controllo, senza tante rinunce.

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