Dopo aver scoperto di avere il diabete la prima domanda che si pongono molte persone è: “Cosa potrò mangiare ora?”. Nascono dubbi e perplessità su cibi che sono sempre stati consumati ma la buona notizia, dopo la diagnosi è che, seguendo alcune semplici regole, è possibile tenere sotto controllo la glicemia prevenendo l’insorgenza e rallentando la progressione di questa malattia.
Secondo la Società Italiana di Diabetologia in Italia ci sono 300 mila persone con il diabete di tipo 1 e 4 milioni con diabete di tipo 2. Numeri in continua crescita in tutto il mondo, soprattutto nei Paesi a basso e medio reddito. “Il tema della corretta alimentazione è cruciale - spiega Federico Bertuzzi, direttore della Diabetologia dell’Ospedale Niguarda di Milano - soprattutto nel diabete di tipo 2, dove la dieta rappresenta una delle strategie terapeutiche più efficaci. Quando si parla di corretta alimentazione ci si riferisce a tre principi fondamentali. Il primo è quello di ridurre zuccheri e carboidrati semplici come bevande zuccherine, dolci, privilegiando cereali integrali e legumi in sostituzione di prodotti da forno con farine raffinate tutte le volte che è possibile”. Si consiglia l’assunzione di frutta e verdura che hanno un alto valore nutrizionale e che, grazie alla presenza di fibre, consentono di minimizzare l’iperglicemia. L’importante è non esagerare con il consumo di frutta: le linee guida consigliano di consumarne al massimo 400 grammi al giorno, ovvero 2-3 porzioni; meglio se il frutto è intero e se sono varietà meno dolci come mele, kiwi, pere, agrumi, pesche, fragole, lamponi e albicocche.
Il secondo principio consiste nel preferire i grassi insaturi come quelli di origine vegetale (olio extravergine d’oliva), gli omega-3 presenti nel pesce azzurro e gli omega-6 contenuti in frutta secca, oli di semi, mais e soia. Da limitare sono invece i grassi saturi, tipici dei prodotti di derivazione animale, e i grassi trans o idrogenati, spesso utilizzati nei cibi confezionati. Non devono poi mancare “frutta, verdura, legumi, cereali integrali e prodotti artigianali dovrebbero essere alla base della nostra alimentazione quotidiana. Tornare a cucinare come si faceva una volta è la linea da seguire. Ma se proprio non si riesce a rinunciare ai cibi confezionati — continua Bertuzzi — il consiglio è quello di leggere le etichette, scegliendo prodotti a basso contenuto di zuccheri e grassi saturi, ma ricchi di fibre”. Seguire un’alimentazione equilibrata è solo il primo passo per tenere a bada il diabete.
Uno stile di vita sano prevede anche l’eliminazione del fumo, che aumenta il rischio di patologia cardiovascolare, e la riduzione del consumo di alcol, che può alterare i valori glicemici causando episodi di ipoglicemia. Infine, ma non meno importante, il movimento fisico: “L'attività fisica regolare è indispensabile - conclude lo specialista - meglio se regolare o almeno tre volte a settimana. Lo sport e l’esercizio fisico donano benessere a tutti, ma per chi convive con il diabete possono fare davvero la differenza aiutando a contrastare il sovrappeso, a regolarizzare la glicemia e a mantenere un buon equilibrio tra corpo, energia e mente”.