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Selenio, il fattore fondamentale per il corpo di cui nessuno parla

di Paola Natalidomenica 28 dicembre 2025
Selenio, il fattore fondamentale per il corpo di cui nessuno parla

2' di lettura

Spesso si parla di vitamine e minerali senza soffermarsi su quelli che, pur presenti in quantità minime, sono indispensabili per il corretto funzionamento del nostro organismo. Il selenio è un oligoelemento silenzioso ma fondamentale, che lavora costantemente dietro le quinte per proteggere le cellule e mantenere l’equilibrio di numerosi processi vitali. Anche se ne abbiamo bisogno solo in tracce, la sua assenza o il suo eccesso possono avere conseguenze significative sulla salute.

Dal punto di vista biologico, il selenio è essenziale perché entra a far parte delle selenoproteine, molecole coinvolte in importanti reazioni enzimatiche. Tra le sue funzioni principali spicca l’azione antiossidante, che contribuisce a difendere le cellule dai danni causati dai radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare e di molte alterazioni metaboliche.

Il selenio sostiene inoltre il sistema immunitario, aiutando l’organismo a rispondere in modo efficace alle infezioni, e svolge un ruolo centrale nella funzione della tiroide, partecipando alla regolazione degli ormoni che controllano il metabolismo e il consumo energetico. Il suo contributo è importante anche per il mantenimento della salute di capelli, unghie e tessuti, grazie al coinvolgimento nei processi di rinnovamento cellulare.

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L’assunzione di selenio avviene principalmente attraverso l’alimentazione e il suo contenuto negli alimenti dipende in larga parte dalla quantità presente nel terreno in cui vengono coltivati o allevati. Tra le fonti più ricche figura no il pesce e i frutti di mare, come tonno, sgombro, sardine, salmone e crostacei, seguiti da carne e pollame, in particolare manzo, pollo e tacchino. Anche le uova e i latticini forniscono un buon apporto di selenio, così come i cereali, soprattutto se integrali, e la frutta secca, tra cui noci e nocciole. Un ruolo rilevante è svolto dai legumi, che rappresentano una valida fonte vegetale di questo minerale: lenticchie, ceci, fagioli di diverse varietà, piselli, fave e soia contribuiscono in modo significativo all’assunzione quotidiana, apportando al tempo stesso proteine vegetali, fibre e altri micronutrienti essenziali.

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Come accade per molti oligoelementi, anche per il selenio è fondamentale mantenere un equilibrio adeguato. Una carenza può compromettere alcune funzioni fisiologiche, mentre un’assunzione eccessiva e prolungata può risultare dannosa. Per questo motivo, una dieta varia e bilanciata rappresenta la strategia più efficace per garantire il giusto apporto senza rischi. In definitiva, il selenio dimostra come anche i nutrienti meno visibili possano avere un impatto profondo sul benessere quotidiano.