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Zanzare "immortali", allarme in tutta Italia: cosa sta succedendo

di Luca Puccinivenerdì 7 novembre 2025
Zanzare "immortali", allarme in tutta Italia: cosa sta succedendo

3' di lettura

Panettone e zanzare. Ché sì, è vero, è novembre quasi inoltrato, epperò no, loro non se ne sono ancora andate. Anzi. Resistono e persistono. Le senti di notte, quando spengi la luce e accendi i termosifoni. Ti pizzicano di giorno, mica ai giardinetti (anche perché col piumino e la sciarpa chi è che ci passa il pomeriggio?) ma in ufficio, in banca, al lavoro, magari persino al super basta star lontano dal banco frigo: insomma, al chiuso. Apri la finestra per cambiare l’aria e ci provi, a fare la vedetta con la paletta in mano (occhio che entrano pure le mosche, nemmeno di loro siamo riusciti a disfarcene): però ti fregano. Ronzano, svolazzano, si depositano, sembra che non ci siano e invece, quando meno te lo aspetti, zac. Maledette, “sempreterne” zanzare.

E' che fa già caldo, è che sono belle giornate, è che le protezioni, quelle certo che le abbiamo riposte in cantina per fare il cambio con gli scatoloni degli addobbi delle Feste: non c’è verso, non è possibile, è la convivenza infinita.

A Grosseto il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna ha appena firmato un’ordinanza con la quale ha disposto una maxi opera di disinfestazione dalle zanzare. Fosse giugno non stupirebbe nessuno, il problema è che tra poco più di un mese è ufficialmente inverno. Neve, cioccolata calda, pattini sil ghiaccio: ‘ste cose qua, non party in piscina, costumini e crema solare.

Eppure loro, le zanzare, nello specifico di Grosseto quelle tigre, se ne infischiano. Vivarelli Colonna, infatti, non si è inventato la misura senza motivo: l’ha sottoscritta perché l’Asl della Toscana sud est ha certificato un caso di febbre chikungunya, quella che trasmettono le zanzare Aedes, e quindi è corso ai ripari. Ha fatto ciò che un buon amministratore può fare, a optato per trattamenti adulticidi e larvicidi delle aree interessate (e, precisazione, non c’è nessun allarme perla salute, però è giusto giocare d’anticipo).

Tra l’altro Grosseto non è l’unica città italiana alle prese con le bonifiche autunnali: dopo che ieri è stato rilevato un paziente affetto da dengue (lui però avrebbe contratto la malattia all’estero) a Sestri Levante, nell’area metropolitana di Genova, per prevenire il fatto che le zanzare tigre potrebbero diventare vettori anche di questa patologia, pure qui oggi si procederà con gli interventi straordinari di disinfestazione; a Marina di Carrara la sindaca Serena Arrighi ha scelto la stessa strada tre giorni fa sempre in relazione a un episodio di chikungunya accertato; il Comune di Como (e questo certifica che non vale nemmeno la scusa eh-ma-nell’Italia-centrale-le-temperature-sono-più-clementi: l’andazzo è uguale in tutto il Paese) ha finito il suo ultimo “blitz” anti-zanzare tre settimane fa; a Verona, a Milano, a Roma, a Firenze, a Torino, ad Ancona va più o meno così e va, cioè, che alle volte te le ritrovi sul braccio, le schiacci via perché sono fastidiose e se hai le maniche lunghe e il pullover sulle spalle (d’altronde sta per iniziare la stagione dello sci, non quella della tintarella) ti massacrano sopra il colletto della camicia.

E' stata un’estate abbastanza serrata (con numerosi casi di West Nile segnalati nel Lazio, per esempio, e quasi un centinaio relativi alle malattie trasmesse da zanzare in Veneto), adesso il rischio è che prosegua fino a Natale. «L’innalzamento delle temperature medie stagionali ha creato le condizioni favorevoli per un’alterazione dei cicli di vita e di riproduzione di alcuni insetti», conferma Alessandro Miani, che è il presidente della Sima, cioè della Società italiana di medicina ambientale.

Mettiamoci l’anima in pace e cerchiamo di resistere dato che «il caldo consente alle uova di zanzara di sopravvivere grazie a un autunno più mite e agli animali adulti di rimanere in vita e di moltiplicarsi». La buona notizia è che non vale per tutte le specie (e sono circa sessanta quelle presenti in Italia e 3mila quelle che esistono al mondo), o almeno non vale con la stessa frequenza. La cattiva notizia è che tra le più resistenti al freddo c’è l’Aedes Japonicus Japonicus e che la zanzara comune (Culex Pipiens) così come quella tigre (Aedes Albopictus) oramai hanno imparato ad adattarsi benissimo. Mannaggia a loro.