Marco Travaglio contro Aldo Cazzullo: "Vuole fare il direttore, ma..."
La consueta razione di veleno, nel giorno di Pasqua, Marco Travaglio la riserva ad Aldo Cazzullo, la firma del Corsera in odor di (vice)direzione. Su Il Fatto Quotidiano, Marco Manetta prende spunto dalla presenza di Cazzullo al concertone del Primo maggio a Roma. Aldo, una sorta di agiografo di Matteo Renzi (vicinissimo al premier, raccoglie ogni sua confidenza), ultimamente lo si vede un po' ovunque: col premier, vicino a Giorgio Napolitano, in televisione. E così il viceddirettore del Fatto nota la "moltiplicazione dei Cazzulli, tanti piccoli e medi e grandi Cazzulli che spuntano ovunque". Giornalisti dell'ottimismo - Per Travaglio, "il fenomeno ricorda un film cult del 1956, L'invasione degli ultracorpi, dove la città americana di Santa Mira è invasa da una miriade di replicanti". Dunque, "qualcosa di simile temiamo stia accadendo in Italia con l'invasione degli ultra-cazzulli". Marco Manetta è preoccupato: "Forse è il caso di fare qualcosa, anche perché il fenomeno potrebbe innescare, per emulazione o per competizione, un'analoga invasione degli ultrasevergnini, altre creature moleste dedite al patriottismo forzato e alla ripresa a tutti costi". Il riferimento è a Beppe Severgnini, altro 'giornalista dell'ottimismo' della scuderia di via Solferino. Tra le gambe della Miss - Travaglio si chiede poi che cosa "farà esattamente l'ultracazzullo sul palco del Primo Maggio", è "ancora un mistero". Un'ipotesi: "Non si esclude però la lettura di brani scelti di opere di Re Giorgio e di sonetti in rime baciate di Matteo Renzi". Quindi il vicedirettore del Fatto si spinge ad ipotizzare le prossime mosse di Cazzullo. "Con la bella stagione, un cazzullino sfilerà tutto piumato con la fanfara dei bersaglieri alla parata del 2 Giugno. Un clone s'infilerà tra le gambe di Miss Italia e di lì lancerà un messaggio di speranza alle donne. Un altro paladino riuscirà a telefonare a papa Francesco prima che papa Francesco telefoni a lui", e via dicendo. Lo schiaffo - Dopo gli sfottò, ecco che da Travaglio arriva la frecciata più dura, una frecciata da addetti ai lavori. Cazzullo, infatti, è in prima fila per il dopo de Bortoli al Corriere della Sera: vicedirettore, per qualcuno potrebbe anche finire alla direzione. Per Travaglio, invece, no. "Nessun traguardo gli sarà precluso - scrive -, a parte uno. Quando un cazzullino si affaccerà tutto sorridente in via Solferino 14, alla portineria del Corriere della Sera, chiedendo di salire in direzone, un robusto e malmostoso usciere lo metterà alla porta. No, guardi, signore, non compriamo niente. E qui non c'è niente da chiedere". Colpito e affondato, il "Cazzullino".