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Crescono i consumi di ortofrutta 'bio' in Italia, Francia e Germania

Lo rileva la ricerca condotta nell'ambito del progetto Fruitylife
domenica 6 ottobre 2013

4' di lettura

Roma, 4 ott. - (Adnkronos) - L'andamento dei consumi di frutta e verdura segue trend differenti in Italia, Francia e Germania, ma in tutti e tre i Paesi cresce l'ortofrutta 'bio'. Lo rileva un'analisi effettuata nell'ambito del progetto Fruitylife "Frutta e verdura, sana e sicura", attivo nei tre Paesi europei dal 2012, cofinanziato dall'Unione Europea e dal ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e coordinato da Alimos-Alimenta la Salute. In Italia, per esempio, la crisi si fa sentire anche sui consumi di frutta e verdura, ma risparmia quelle 'bio'. L'Osservatorio dei Consumi Ortofrutticoli di Macfrut (giugno 2012-luglio 2013) registra un calo dei consumi di ortofrutta fresca e surgelata, con la spesa scesa a 13,9 miliardi di euro; gli acquisti diminuiti del 3,1% per la frutta fresca e del 2% per la verdura fresca mentre cresce leggermente il volume di acquisti dei surgelati +0,7%. Cresce invece il biologico: l'ultima rilevazione del panel famiglie Ismea/Gfk Eurisko, riferito agli acquisti di prodotti biologici confezionati nella Gdo, segnala un aumento del volume di vendite dei prodotti bio dell'8,8% con il settore proprio dell'ortofrutta fresca e trasformata che segna un +8%. In Francia l'ortofrutta tradizionale tiene, e cresce anche quall biologica. I dati del Kantar Worldpanel 2013 illustrano una ripresa negli acquisti di frutta e verdura: +6,1% in valore l'acquisto di ortofrutta rispetto al 2011 e +3,2% il volume di acquisti. La spesa per frutta e verdura nel 2012 si è attestata sui 15,5 miliardi di euro, con un +7% per gli acquisti di frutta e un +5,1% per la verdura. Cresce anche il biologico francese, i dati pubblicati da Ctifl a luglio 2013 riferiti al 2012 segnalano un +6% nel valore di spesa per frutta e verdura bio e un +5% delle quantità acquistate. I prodotti ortofrutticoli bio che hanno registrato le migliori performances sono le carote, i pomodori, le zucchine, le mele e i kiwi. In Germania, secondo gli ultimi dati rielaborati dall'ufficio Ice di Berlino su fonte Fruchthandel, si è registrata in agosto, mese in cui solitamente nella nazione teutonica le vendite di frutta diminuiscono, un + 2% di acquisti di frutta fresca nonostante un +7% dei prezzi. Per Organic Monitor (dati 2011) i tedeschi hanno speso ben 6,6 miliardi di euro in prodotti alimentari biologici di cui ben il 27% di questo fatturato deriva dall'ortofrutta. "La generale crescita delle vendite di ortofrutta bio indica come ci sia sempre maggiore ricerca di alimenti sani e sicuri per la salute e per l'ambiente e a tal riguardo la legislazione dell'Ue, molto scrupolosa e attenta, vanta una rigorosa regolamentazione - spiega Massimo Brusaporci, responsabile del progetto Fruitylife e direttore di Alimos - Quello che si vuole comunicare col progetto Fruitylife è che la filiera ortofrutticola europea è tutta sicura, non solo la parte ottenuta con la produzione biologica, che rappresenta il top". Brusaporci ricorda anche che l'attuale processo di armonizzazione della produzione integrata, a differenza del precedente, consente l'utilizzo delle sostanze chimiche di sintesi solo in caso di reale estrema necessità e solo entro determinati tempi, per consentire ai prodotti raccolti di avere residui al di sotto di quelli consentiti per legge. Altra garanzia in tema di sicurezza alimentare è "il controllo in ogni passaggio della filiera ortofrutticola comunitaria grazie a un sistema di tracciabilità tra i più rigorosi e severi, che permette di risalire facilmente alla storia e al produttore di ogni confezione di prodotto". Ma quali sono i frutti e le verdure più amati nei Paesi presi in coinvolti nel progetto? In Italia i dati Cso-Gfk rilevano che, dal 2002 al 2012, sono calati gli acquisti di mele, pere e arance (-15%), di uva da tavola (-18%) e mandarini (-30%), aumentati invece quelli di nettarine (+11%), clementine (+15%) e kiwi (+36%). Per le verdure calano gli acquisti di carote (-10%), patate (-14%) e pomodori (-19%), mentre aumentano quelli di insalate e cicorie (+12%), asparagi (+13%) e cetrioli (+31%) . In Francia, secondo i dati FranceAgrimer, la mela è il frutto più consumato (sia fresca che trasformata) seguita da pera e arancia. Per le verdure, il pomodoro è il preferito, anche se i consumi sono la metà di quelli italiani (32 kg per abitante all'anno contro i 70 kg annui per abitante in Italia). In Germania, dove ogni cittadino nel 2012 ha consumato in media 105 kg di frutta fresca e trasformata per un totale di 8.668.000 tonnellate, la preferita è ancora la mela con 25,9 kg pro capite annui. Per gli ortaggi i preferiti dai tedeschi sono i pomodori i cui consumi pro capite annui si attestano, tra freschi e trasformati, a 20,6 kg.

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