Televisione pubblica

Rai, aumenta il canone: pagheremo 113,5 euro

Andrea Tempestini

  Il carrozzone della televisione pubblica continua a non muoversi. E allora la "benzina" ce la mettiamo noi contribuenti, che oltre a sorbirci i vari Benigni, Fazio, Littizzetto e Saviano in prima serata o, peggio, al Festival di Sanremo, dobbiamo anche finanziare questi programmi. La Rai è in crisi. E allora ci costringe a farle un regalo di Natale: il canone aumenta. Ancora. Sale di 1,5 euro e ora costerà 113,5 euro. Prepensionamenti - L'emergenza finanziaria delle reti pubbliche continua, come continua lo stillicidio di soldi pubblici. Nel piano di Viale Mazzini, anche una causa contro Youtube per la trasmissione non autorizzata di filmati di sua proprietà (che vanno da Sanremo fino ai gol della nazionale), poi seicento prepensionamenti che riguarderebbero in particolare i massimi dirigenti aziendali. Quindi la Rai vuole assumere 300 giovani, anche attraverso concorsi. Gli obiettivi - La televisione pubblica, per far fronte alla crisi di bilancio, ha in rampa di lancio anche tagli ai cachet delle stelle e una "spending review" per quel che concerne i diritti televisivi. Da parte della Rai è in arrivo un pacchetto di misure strutturali che si pone l'obiettivo di risanare i bilanci entro cinque anni, ma che vuole incidere sul bilancio di Viale Mazzini già a partire dal 2013.