Bufera sulla Tv di Stato

Rai, la fiction sulla strage di Lampedusa diventa un caso politico: "Uno sfregio contro i nostri militari"

Sara Ghisoni

Un nuovo caso, in Rai. Una fiction, nel dettaglio, sul tragico naufragio avvenuto l'11 ottobre 2013 nelle acque del Mediterraneo. Per la stampa fu la strage dei bambini: cercando di raggiungere Lampedusa, morirono 368 persone, 20 i dispersi. Moltissimi, appunto, i bambini. E sulla tragedia, la tv di Stato - in collaborazione con Sky e il gruppo Espresso-Repubblica - sta per proporre Un unico destino, con regia di Fabrizio Gatti. Una fiction che però diventa un caso politico. E non solo perché in occasione della presentazione dell’opera, il ministro della Difesa Roberta Pinotti si è rivolta ai familiari delle vittime, affermando: "Da persona e da cittadina italiana io mi sento in dovere di chiedere a loro scusa". Parole che suonano come un accusa ai nostri soccorritori, infatti. Ma non è tanto questo il punto. Il punto, semmai, è che la fiction getterebbe pesanti ombre sui soccorritori italiani. In prima fila nella protesta c'è il senatore Carlo Giovanardi, il quale attacca duramente la Rai attraverso una mozione sottoscritta da tutti i gruppi del centrodestra. I destinatari sono il presidente del Consiglio e il ministro della Difesa e il corpo del testo chiede "se il Governo italiano non intenda astenersi dal promuovere e avvallare fiction cinematografiche senza doverosamente attendere che su quanto accaduto si pronunci la magistratura". L’accusa mossa dal senatore Giovanardi è quella di utilizzare in modo sbagliato il mezzo televisivo: attraverso questo tipo di produzioni, la tv colpevolizza ingiustamente alcuni ufficiali italiani, nonostante non siano ancora stati definiti come colpevoli dalla giustizia italiana. Giovanardi sostiene quanto affermato citando un articolo apparso su Panorama in cui Fausto Biloslavo indicava come evidente "un montaggio ad arte per colpevolizzare gli ufficiali italiani impegnati quell'11 ottobre 2013. Le registrazioni di ordini e comunicazioni fornite dalla Procura della stessa Marina, vengono abilmente estrapolate dal contesto per dimostrare che gli ufficiali coinvolti sono colpevoli prima di una sentenza definitiva. Immagini di altri naufragi sono mescolati ad hoc con gli audio degli ordini italiani". La Rai non è nuova a produzioni del genere, il palinsesto è infatti ricchissimo di materiale legato in qualche modo al tema immigrazione: I fantasmi di Portopalo (ispirata al naufragio di una nave carica di clandestini dall'India, dal Pakistan e dallo Sri Lanka) e Anna e Yusef, Lampedusa" sono solo gli ultimi esempi.