È passato qualche giorno dalle Elezioni Europee e da quelle regionali e comunali, quindi possiamo dire che, ancora una volta, Enrico Mentana, con le sue "maratone" su La7, è stato decisamente molto bravo. Ha realizzato una "maratona" televisiva che è durata più o meno oltre le 20 ore. Un recordman. È andato bene anche Bruno Vespa con gli speciali elettorali nella seconda serata di Raiuno, ma non c' è dubbio che le altre reti, che onorevolmente hanno fatto il loro mestiere, hanno avuto meno appeal di Mentana o di Vespa. Cambio argomento per segnalare un servizio visto di recente su Raiuno a La vita in diretta. Si raccontava e si vedeva Memo Remigi, l' interprete di Innamorati a Milano, che cantava le sue canzoni e quelle famose nei suoi anni, con alcuni ospiti di una casa di riposo. Era tenerissimo vedere Remigi che si aggirava tra questi 90enni e anche una centenaria, cantando le canzoni di sempre. Tra di loro, una ospite ha detto «sono le canzoni dei nostri amorelli di gioventù». Una frase, una canzone, un ambiente ed è un programma. Leggi anche: "Massacro o umiliazione", il tragico bivio di Di Maio. Vespa: Salvini imperatore, la bomba sul governo Domenica 26 maggio su Raitre ho avuto occasione di vedere, alle 14.30, una bella puntata de La grande storia, che parlava dei complicati anni 70. E complicati lo sono stati davvero. Ricordo che, sempre a La grande storia ho seguito un servizio sulla legge Basaglia che mi ha fatto ricordare quanto è stato difficile applicare quella sacrosanta disposizione parlamentare. Ricordo, in quegli anni, di aver intervistato Basaglia e di questo grande psichiatra, ho un ricordo indelebile. di Maurizio Costanzo