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"Così la Rai mi ha scaricato. Vado a Medaiset". Ma il Cav non era un dittatore?

Il Molleggiato racconta a Repubblica perché il suo concerto verrà trasmesso da Canale 5
di Andrea Tempestini domenica 24 giugno 2012

2' di lettura

Adriano Celentano, l'anti-Cav, trasmetterà il suo concerto all'Arena di Verona sulle reti Mediaset (di Silvio Berlusconi). La notizia non è più freschissima. Di nuovo, invece, c'è la spiegazione del Molleggiato su quanto è successo e sul perché ha deciso di affidare la trasmissione dell'evento al Biscione dell'odiato Berlusconi. Il cantautore ha preso carta e penna e ha scritto a Repubblica per raccontare che è stato "scaricato dalla Rai". Celentano racconta che subito dopo aver deciso di tornare a esibirsi in un live "Claudia chiamò subito Giancarlo Leone (direttore dell'Intrattenimento Rai, ndr) che al telefono fu molto genile". Leone disse che "ci mancherebbe, è un evento che non si può perdere". Insomma assicurò il Molleggiato che Viale Mazzini avrebbe trasmesso il concerto (che senza diretta televisiva, Celentano avrebbe rifiutato di fare).  "Accordo chiuso in 48 ore" - Soltanto che poi passarono lunghi giorni, otto per la precisione, senza che da Leone arrivasse alcuna risposta. Poi la telefonata: "Devo dirle che la Rai si trova in un momento assai critico. La situazione che stiamo attraversando è tale che non saremmo neanche in grado di pagarvi i diritti", spiegò il direttore dell'Intrattenimento. Quindi le ultime parole di Leone: "Non è colpa di nessuno, mi creda". Quindi il Molleggiato, sulle pagine di Repubblica, si scaglia contro la televisione di Stato: "Quasi come se la devastante OTTUSITA' della Rai mi avesse involontariamente salvato da un impegno che al confronto è meno faticoso fare Milano-Roma a piedi". Ed ecco il passaggio al Biscione: "Ma nel bel mezzo della ritrovata LIBERTA', ecco che tramite Gianmarco e Lucio Presta mi arriva da Mediaset una proposta incandescente". La televisione di Silvio Berlusconi spiega: "Qualunque cosa decidesse Celentano noi siamo pronti a incontrarlo anche di notte. Basta che lui ci faccia un fischio". E "in 48 ore abbiamo chiuso l'accordo". Il "dittatore" Berlusconi, l'uomo "pericoloso" e che "ha costruito un impero sulle bugie", si dimostra un editore aperto a tutti. Anche a Celentano. E pensare che nel corso dell'ultima performance a Sanremo, il Molleggiato disse che "la corporazione dei media si è coalizzata contro di me...".

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