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Myrta Merlino, girano strane voci: "Situazione proccupante"

Daniele Priori

Nuvole nere e volti scuri attorno al Colle Palatino. Pomeriggio Cinque crolla ancora nella impietosa e mattutina rendicontazione dell’Auditel. Otto punti percentuali di share medio in meno rispetto a La Vita in diretta, carrarmato concorrente di RaiUno che mercoledì pomeriggio ha raggiunto fino a un 1 milione e 826mila spettatori (22,03% di share) contro il milione e 193mila spettatori e uno share tra il 13 e il 15% dello show Mediaset . Dati difficili da digerire. Tanto da alimentare con sempre maggiore fragore le voci attorno a ipotesi di soluzioni, anche estreme, che in azienda starebbero valutando per provare a salvare il salvabile, ovvero principalmente i soldi degli investitori che risulterebbero essere tra le parti più preoccupate in questa vicenda.

Si parla già di «cronaca di una Myrta annunciata», tanto per buttarla un po’ sulla parodia ma anche di rumors e spifferi decisamente più affilati e taglienti come quello che da giorni va sussurrando ad esempio Dagospia (che notoriamente non sbaglia un colpo). Tra le ipotesi, secondo il sito di Roberto D’Agostino da ieri ci sarebbe concretamente sul piatto anche quella di una possibile chiusura del programma o di un ulteriore cambio radicale della formula che, ad oggi, è rimasta un ibrido per lo più insoddisfacente, come è stato, anche questo, ampiamente scritto in occasione delle prime puntate.

 

 



NÉ CARNE NÉ PESCE
Praticamente né carne né pesce. «Nei corridoi Mediaset aleggia una domanda a cui nessuno finora ha dato risposta: come facciamo a chiudere il programma di Myrta Merlino? Le principali difficoltà sono legate ai contratti già firmati con gli inserzionisti pubblicitari...». Praticamente secondo Dago sarebbe molto più di un’ipotesi, quasi più una sentenza in cerca d’esecutore, o meglio, del cavillo al quale attaccarsi per chiudere anzitempo la pratica. Anche perché il problema correlato e tutt’altro che secondario pare sia il mancato effetto traino da parte di Pomeriggio Cinque che, a catena, danneggia il quiz Caduta libera di Gerry Scotti e il Tg5 che in questo periodo volano un po’ più basso del solito con i concorrenti di RaiUno, Reazione a catena e il Tg1 delle 20 che li sopravanzano mediamente tra i 7 e i 10 punti di share.

Un incendio pronto a divampare da un momento all’altro che richiede l’intervento di un pompiere d’eccezione come Lucio Presta, manager della Merlino che anche stavolta, però, più che di acqua per spegnere il fuoco, si dimostra provvisto di ulteriori scintille che nel pomeriggio di ieri hanno brillato sul profilo X (ex Twitter) di Presta. «Vorrei rasserenare Dagospia che Pomeriggio Cinque non cambierà conduzione che resterà a Myrta Merlino. Se ne faccia una ragione perché altrimenti le sue già precarie condizioni psicologiche potrebbero aggravarsi». Carinerie a parte, Presta fa una difesa d’ufficio cui non è seguito cenno di alcun tipo da parte dell’azienda che per il momento resta a guardare, provando a risolvere quello che sta diventando un vero e proprio cubo di Rubik

SITUAZIONE PREOCCUPANTE
Se, dunque, si capisce da sé che la situazione, pur non essendo del tutto seria (pur sempre di tv stiamo parlando), risulta essere preoccupante, fanno sorridere altre pillole di gossip o narrazioni social fatte filtrare in questi giorni da parte dei diretti protagonisti. Si parla, infatti, di una presenza pressoché costante dell’ex campione del mondo del 1982, Marco Tardelli, marito della Merlino, in studio a motivare la consorte. Mentre Myrta, dopo settimane di voci su asciugamani volanti, musi lunghi e rispostacce ai danni degli incolpevoli componenti dello staff tecnico del programma, ci ha tenuto a raccontare come, proprio gli uomini e le donne del suo staff facciano a gara per tenerle libera una panchina sulla quale la regina possa riposare le stanche membra dopo la diretta, appena fuori dalla redazione di Pomeriggio Cinque, opportunamente affacciata sul Colosseo e i fori imperiali. In attesa di giorni migliori. Chissà se ancora dentro o definitivamente fuori dagli studi Mediaset.