CATEGORIE

Fabrizio Gatta: "Dio mi ha illuminato Ho lasciato tv e fama per diventare sacerdote"

Era uno dei volti più amati di Rai 1, ma a 50 anni è entrato in seminario "È stata una vocazione lenta, mia madre ha fatto fatica ad accettarlo"
di Alessandro Dell'Orto domenica 6 luglio 2025

4' di lettura

abrizio Gatta è stato per 16 anni un volto amato e conosciutissimo di Rai 1, uno di casa per chi accendeva la tv ad ogni orario. Modi pacati, sorriso coinvolgente, parole sempre misurate, ha condotto - tra le tante trasmissioni di successo - le dirette del “Concerto dell’Epifania” (dal 1999 al 2012, ma anche “Linea Blu”, “Linea Verde Estate”, “Linea Verde” e, nella stagione 2009-2010, “Unomattina Week end” proprio con Sonia Grey. Già, una coppia affiatata, anche se (o forse proprio perché) formata da due personalità differenti: lei bella e provocante, lui tranquillo e posato. Fabrizio oggi ha 61 anni e, proprio come Sonia, ha cambiato totalmente vita- addio fama, soldi, successo, carriera - diventando don Fabrizio. Già, un prete.

FATIMA E LA TERRA SANTA «Ma non è stata una folgorazione ha spiegato al quotidiano Avvenire poco dopo aver deciso di mollare tutto per la Chiesa -. La vocazione è qualcosa che è presente fin dal concepimento, come un seme, ma che poi deve maturare con il tempo. Per essere compresa, la vocazione richiede un esodo da se stessi. E non si può uscire da se stessi sull’onda di un singolo avvenimento». E ancora. «Non si risponde a una vocazione al volo, non si può fare l’inversione a U. Serve una consapevolezza che cresce piano piano e gli eventi possono riconsolidare e confermare una scelta. Io stesso sentivo la chiamata molto forte dentro di me e sono andato, per esempio, a Fatima per guardare, occhi negli occhi, la Madonna. Sono stato anche in Terra Santa perché volevo vedere i luoghi della Scrittura». Fabrizio Gatta, alla scadenza del contratto con “Linea Verde”, nell’ottobre 2013, a 50 anni, si è iscritto alla Pontificia Università Gregoriana, si è laureato in teologia (aveva già una laurea in sociologia) e dopo 8 anni di seminariato («In cui cominci a condividere la stanza con altri quattro seminaristi che magari hanno dai 23 ai 27 anni quando tu ne hai 50: devi condividere un bagno, una doccia. Devi veramente scartavetrare le vecchie abitudini, non è facile», ha raccontato nel 2022 nella trasmissione L’Ora Solare su Tv2000) e altri tre di discernimento, il 7 dicembre 2021, a 58 anni, è stato ordinato sacerdote. «Nella mia vita precedente avevo tutto quello che molti oggi vorrebbero: un bel lavoro, soddisfazioni, una posizione economica buona, visibilità e notorietà - aveva spiegato -. Eppure dentro di me, progressivamente, è apparsa un’inquietudine che mi ha portato a riflettere». Nato a Roma il 3 dicembre 1963, con 5 sorelle più piccole e una famiglia che gli ha trasmesso valori di fede («I quattro nonni sono stati dei pilastri»), da bambino sognava di diventare come Pippo Baudo. «La mia famiglia materna è di Sanremo- ha raccontato al Secolo XIX -. Il mio bisnonno, Adriano Garassino, era direttore del Casinò negli Anni Venti, quando ci andava Toscanini. I miei erano vicini di ombrellone di Carlo Dapporto, che abitava di fronte a noi. La mia bisnonna, vedova, poi si trasferì a Roma, ai Parioli. Mia madre, al liceo Tasso, conobbe mio padre». Il piccolo Fabrizio, che ha studiato dai preti Maristi, faceva il chierichetto, ma con la fede aveva rapporti altalenanti: «Momenti di lontananza. Normale, durante l’adolescenza. Le crisi servono per essere superate. Giusto così. È una crescita». Poi gli studi, il debutto in tv su Rai 1 nel 1996 con il “Concerto dell’Epifania”, belle donne («Ma non ho mai trovato l’amore della vita, quello del per sempre») e una carriera brillante («Con Fabrizio Frizzi sono stato legatissimo, ha scavato nel mio cuore, come persona per bene, e ha dimostrato che si può entrare in televisione in punta di piedi, col sorriso e il rispetto che contraddistinguono ogni cristiano. Amadeus ha raccolto il suo testimone»). Finché «Dio mi ha illuminato sconvolgendomi la vita. E anche quella di mia madre quando le ho annunciato che sarei diventato sacerdote. Temeva che mi avessero fatto il lavaggio del cervello - ha spiegato don Fabrizio a L’Ora Solare - ed era preoccupata: “Sei sicuro? Con quello che guadagni e con la polarità che hai”, mi diceva. In quel periodo prendeva le gocce per dormire, poi invece è diventata fierissima di me e alla mia ordinazione le ho dato la comunione. E c’è una foto in cui le faccio anche una tenerissima carezza».

I FUNERALI DI ELEONORA GIORGI Gatta, che nel 2021 è stato nominato viceparroco della Basilica Concattedrale di San Siro a Sanremo, poi parroco di tre piccoli borghi (Cipressa, Costarainera e Lingueglietta) tra Imperia e Sanremo, è tornato, per motivi di salute e per accudire la mamma anziana, a Roma dove esercita il suo ministero sacerdotale presso la Cappella della Resurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo a Via Prenestina, in via Anacapri. Lo scorso 5 marzo ha celebrato il funerale dell’attrice Eleonora Giorgi, accanto al vescovo Antonio Staglianò, nella Chiesa degli Artisti di Roma tra attori, giornalisti, personaggi della tv. Già, il mondo dello spettacolo. Proprio quello nel quale Fabrizio Gatta viveva fino a 13 anni fa prima di diventare don Fabrizio.

tag

Ti potrebbero interessare

Reazione a Catena, "non vogliono sganciare pecunia": bufera dopo la puntata

Oggi, martedì 15 luglio, è andata n onda una nuova puntata di Reazione a Catena, il game show di Rai 1 con...

La ruota della Fortuna, alta tensione: "Battibecchi con Gerry Scotti"

“Fin da subito c’è stato un bel feeling, non ci sono mai state barriere tra noi": Samira Lui, br...

La Ruota Della Fortuna, Gerry Scotti subito in orbita: vola lo share

Ottimo esordio per la nuova edizione de La Ruota della Fortuna in access prime time. Il programma condotto da Gerry Scot...

Jack Nicholson, mito di un film che non doveva fare

C’è qualcosa di profondamente attuale nel tornare oggi, cinquant’anni dopo, a Qualcuno volò su...
Emiliano Dal Toro